il caso

Salvini disintegra la polemica della sinistra su Medvedev: "Voteranno gli italiani non i russi"

La Russia entra nella campagna elettorale italiana in vista delle elezioni del 25 settembre. È scoppiata la bufera sul messaggio inviato su Telegram dal vicepresidente del consiglio di sicurezza nazionale russo, Dmitri Medvedev. "Alle urne vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere il malcontento per le azioni dei loro governi, ma anche chiamarli a rendere conto, punendoli per la loro evidente stupidità" scrive l'ex presidente russo, sottolineando che "i voti degli elettori sono una potente leva di influenza". Questa frase ha scatenato una serie di reazioni di sdegno, da Luigi Di Maio che ha parlato di "preoccupante ingerenza del governo russo nelle elezioni italiane" al Pd che non ha perso occasione per tirare in ballo il centrodestra definito "vicino a Putin" e chiedendo un commento, una presa di pozione che puntualmente è arrivata. 

 

  

 


È Il leader della Lega Matteo Salvini ad intervenire per sedare la polemica strumentale della sinistra e riportare il dibattito sui temi che interessano gli italiani : "I problemi degli italiani non sono i tweet di Letta o di un russo o un televirologo che dice che Salvini è un assassino. Sono la bolletta della luce, il gas, la benzina, il mutuo e il carrello della spesa. Non mi interessano gli insulti del pd, voteranno gli italiani e non i russi, né i cinesi o gli esquimesi quindi all'estero possono dire quello che vogliono. Voteranno uomini e donne che sono davanti al video in base ai loro valori e i loro interessi. Quindi non mi interessa fare polemica con il resto del mondo" ha spiegato Salvini.