dietro front
Elezioni politiche 2022, Monica Cirinnà ci ripensa e attacca Enrico Letta
«Ho passato una notte terribile in attesa di capire quale sarebbe stata la mia collocazione. Ho atteso per molte ore la convocazione della direzione. Posso dire che è un film già visto, avendo vissuto la notte delle liste di Renzi». Lo ha detto la senatrice del Pd, Monica Cirinnà, in conferenza stampa. «Le regole erano chiare. No pluricandidature, no paracadute, valorizzare il merito e le competenze. Questi criteri erano perfettamente applicabili alla mia persona e alla mia storia politica, al mio territorio. Nonostante tutto ciò questi criteri sono stati negati sulla mia persona, nonostante il radicamento sui territori. Non sono stata valorizzata come dirigente nazionale per il lavoro che ho fatto e le competenze che ho», aggiunge Monica Cirinnà.
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«È una gestione degli accordi e delle liste a dir poco pessima, ci troviamo con alleati che prima erano alleati e ora nemici; abbiamo alleati che poco portano al centrosinistra. La questione delle alleanze e delle liste è stata gestita malissimo. Questa notte è stata fatta carta straccia degli accordi. Io credo che il collegio Senato uninominale Roma 4 contenga territori per i quali io non sono adatta. Per gli argomenti e i temi di cui mi occupo. Nonostante il programma del Pd sia stato sventagliato come programma con i diritti al centro. Dicono questo e poi i due collegi di Roma centro sono dati agli alleati, quindi il Pd mette nei posti più difficili i suoi dirigenti di punta. Mi sono sentita colpita in prima persona, ero certa di poter fare un bel lavoro ma ho ricevuto uno schiaffo. In molti stanno rifiutando i collegi perché considerati la fossa del leone», spiega ancora la Senatrice dem. «Ho pensato a lungo al da farsi. Non scapperò, combatterò come un gladiatore».