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Controcorrente, la stoccata di Daniela Santanchè al Pd e il siluro contro Stefano Bonaccini

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La senatrice di Fratelli d'Italia Daniela Santanchè, ospite del salotto di Controcorrente di Veronica Gentili, silura il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Lo fa con una calma serafica, scegliendo parole durissime: "Lui e la sinistra in generale sono ossessionati dal centrodestra" sottolinea Santanchè ricordando come la strategia elettorale della sinistra si basi solo su una demonizzazione dell'avversario.  

 


 

Poi la stoccata al Pd dove secondo la Santanchè è in corso la "solita guerra tra bande dove fanno tutte le parti in commedia". Il ragionamento della senatrice di Fratelli d'Italia è lineare e ricorda i balletti degli esponenti della sinistra sulle alleanze, in passato ma anche adesso. "Ricordo che Renzi è stato il segretario del Pd, Marcucci era il capogruppo in Senato, Calenda invece è europarlamentare del Pd. Per cui è in corso una guerra tra bande coprendo tutte le parti in commedia che stanno facendo. Perché sempre del Pd parliamo: adesso non vorrei che gli italiani si facessero ingannare da sigle e partiti nuovi. Il ceppo, avverte Santanchè è sempre quella roba lì. E poi che ci sia la guerra tra bande è evidente: lo ha fatto Renzi, adesso lo fa Letta. Perché il problema del Pd è che sono tanti partiti diversi tra loro messi insieme con alcune succursali inutili" conclude Santanchè.   

 

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