presidenzialismo
In Onda, "ma quale golpe". Galli della Loggia smonta le teorie di Serracchiani sul patto Berlusconi-Meloni
Come prevedibile il centrosinistra grida al golpe o giù di lì. La polemica nata dalle parole di Silvio Berlusconi sul presidenzialismo e (se sarà approvata la riforma giusto che Sergio Mattarella si dimetta, magari per essere eletto di nuovo) è l'argomento principe della puntata di venerdì 12 agosto di In Onda, il programma di La7. La parlamentare del Pd Debora Serracchiani è ospite di Luca Telese e Marianna Aprile e parte con una teoria quantomeno audace.
Leggi anche: Elezioni, Berlusconi rilancia il presidenzialismo: "Con l'ok Mattarella dovrebbe dimettersi"
"La campagna elettorale è partita mettendo in mezzo il presidente Mattarella, per noi è inaccettabile ed è anche il segno di una eventuale autocandidatura che oggi non mi pare neanche smentita dalle parole del presidente Berlusconi", afferma la deputata dem. La teoria è che è chiaro "che è stato fatto un patto tra lui e Giorgia Meloni, lei va alla presidenza del Consiglio senza che lui dica niente. Se però, cambiata la Costituzione, la destra gli consente magari di salire al Colle..." afferma Serracchiani che ribadisce: "Credo che questo sia l'accordo tra i due sulla pelle degli italiani. Cambiata la Costituzione, mandiamo via anche Mattarella E chissà che qualcuno si autocandidi...", dice provocando la reazione stupita di Telese.
Leggi anche: Presidenzialismo, Silvio Berlusconi zittisce la sinistra: "Cosa ho detto su Mattarella"
Tra gli ospiti anche Ernesto Galli della Loggia, editorialista del Corriere della Sera, che rigetta la tesi della dem. "Non vedo il pericolo che il presenzialismo possa fasciare il sistema, è un il sistema diverso - afferma lo storico - voglio ricordare per esempio in sede di Assemblea Costituente un simbolo della democrazia italiana come Piero Calamandrei sostenne che il sistema presidenziale fosse meglio il sistema del parlamentarismo".
Insomma, per Galli della Loggia nel presidenzialismo non c'è "niente di demoniaco". Anzi. Il problema è che siamo in campagna elettorale. L'editorialista imputa a Berlusconi una "scarsa dimestichezza con la grammatica istituzionale e forse anche con le buone maniere, ma io non credo assolutamente che ci sia una sorta di preparazione al colpo di stato per sostituire Mattarella... Ma capisco naturalmente che siamo in campagna elettorale", è il commento di Galli della Loggia che vede nella polemica una "gaffe" del leader di Forza Italia, niente di più. "Che viene sfruttata dal Pd che si fa, come sempre, forza super-istituzionale per antonomasia. Ma questo "polverone polemico" si deve solo "alla campagna elettorale".