Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Sicilia, dopo Musumeci scontro tra Forza Italia e Fratelli d'Italia su Prestigiacomo

Daniele Di Mario
  • a
  • a
  • a

Ancora caos nel centrodestra in Sicilia. Dopo le dimissioni del governatore Nello Musumeci che hanno aperto la via dell'election dat (il 25 settembre sull'isola si celebreranno le elezioni politiche e quelle regionali), la coalizione fatica a trovare la sintesi. FdI vorrebbe ricandidare Musumeci, Forza Italia è contraria e lancia Stefania Prestigiacomo. «FI chiede che in Sicilia ci sia una guida azzurra, stiamo discutendo, sono convinto che alla fine l'accordo si troverà», dice il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani. «Il nostro nome è Prestigiacomo, riteniamo che sia il miglior candidato possibile. Sono convinto - insiste Tajani -  che un accordo con Lega e Fratelli d'Italia si troverà. L'importante è avere un progetto anche per la Sicilia, e sono certo che anche in Sicilia ci sarà un centrodestra di governo che potrà vincere. Forza Italia nell'isola ha un largo consenso elettorale, credo sia giusto che abbia la guida del governo regionale».

Prestigiacomo però non va bene a FdI. «Musumeci si è rotto le balle e ha detto con grande signorilità che si toglie d'impaccio, dicendo trovatevene uno migliore. Ma sicuramente uno migliore non esiste», dice Ignazio La Russa. Il dirigente di FdI poi boccia Prestigiacomo: «La candidata non può certo essere lei. Non per motivi personali ma per le sue scelte politiche. Oltre ad essere stata sulla Sea Watch, ha votato a favore di leggi in Parlamento contro le quali votava l'intero centrodestra. Fratelli d'Italia non avanzerà alcuna proposta, ne facciamo un'altra gli alleati». La Russa spiega che la questione Sicilia «non è assolutamente legata alle altre elezioni regionali. Nel Lazio, se saremo il primo partito, il candidato è già deciso che spetterà a Fratelli d'Italia e la scelta siciliana non ha nulla a che fare con Lazio, Lombardia e Friuli Venezia Giulia».

Anche il movimento Pro Vita boccia l'ipotesi Prestigiacomo a causa della sua votazione a favore proprio del Ddl Zan. «La candidatura di Prestigiacomo in Sicilia è assolutamente legittima, ma qualcuno prima mi deve spiegare perché non va bene Musumeci. È una questione di coerenza e credibilità di coalizione: non credo che i siciliani capiscano tutto questo», dice il presidente della Liguria e leader di Italia al Centro Giovanni Toti. Quanto alla Lega, dopo il no di FdI su Prestigiacomo e il passo indietro di Musumeci-assicura il segretario regionale del Carroccio Nino Minardo - «vogliamo chiudere in fretta favorendo responsabilmente la sintesi». Minardo garantisce la disponibilità del partito guidato da Matteo Salvini a una

Dai blog