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Elezioni, Michele Santoro sbarca in politica: “Pronto a dare il mio contributo. Pd? Non ha nulla di sinistra”

Un nuovo partito? Pare proprio di sì a sentire Michele Santoro, intervistato da Repubblica, e i suoi piani per il futuro in vista delle elezioni del 25 settembre, indette dopo la crisi di governo: “Dovrei fondare un partito in una settimana? Io sono sinceramente disponibile con tutte le mie conoscenze e capacità di comunicazione a dare un contributo. Un partito non nasce per decisione di una o poche persone ma per rappresentare le esigenze di un pezzo di società. Serve il partito che non c’è e che non c’è mai stato. Io sarei pronto a dare il mio contributo. Di sicuro non mi interessa fare il candidato indipendente senza un progetto che guardi al futuro”.

 

  

 

In particolare a deludere Santoro è la gestione del Partito Democratico negli ultimi anni e le idee di Enrico Letta e i suoi sulla guerra tra Russia ed Ucraina: “Il Pd non ha più nulla a che vedere con la sinistra, è un partito moderato specializzato nella gestione del potere e partner ideale dei tecnici. Oltre al fatto che è diventato il più atlantista di tutti.  Se il Pd rimuove l’agenda Draghi apre uno scenario, altrimenti, se tutti quelli che non condividono l’agenda Draghi si prendono per mano è un fatto positivo. Se fossi in Letta non darei per scontata la rottura con Giuseppe Conte e chiederei una mano a chi, come me, rappresenta il dissenso dalla guerra. Se Letta insiste con l’ammucchiata di centrodestra dentro la sinistra, resta lo spazio per un campo alternativo. Se in questo campo ci fosse spazio per una lista per la pace, perché no? Il Pd è scoperto a sinistra. Di Calenda ne ha già tanti al suo interno. Qualunque cosa succeda dopo il 25 settembre, io dal giorno dopo andrò avanti comunque”. 

 

 

“Spero che Sinistra italiana - invoca il giornalista - voglia sedersi al tavolo, ma come non ho visto Letta telefonare a Conte, nemmeno ho visto Conte telefonare a Fratoianni e neanche Fratoianni aprire un confronto”. Chi ci sarebbe nel suo partito? La domanda trova la pronta replica di Santoro: “Si partirebbe da chi ha partecipato alla serata Pace proibita al teatro Ghione”.