Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Roberta Lombardi attacca il Pd: incomprensibile la rottura col M5s

  • a
  • a
  • a

«Si stanno collocando in un alveo centrista con un’operazione che le persone non comprendono. Legittimo, ognuno va dove lo porta il cuore, ma è una scelta bizzarra. Noi siamo saldamente progressisti». La scelta del Pd di rompere l’alleanza con i Cinque stelle è «incomprensibile» e «inspiegabile». Lo afferma in una intervista a La 
Stampa, Roberta Lombardi, volto storico del Movimento e assessora alla Transizione ecologica e digitale nel Lazio con la giunta di Nicola Zingaretti, tra i primi grillini a spingere per l’alleanza.

Quello di Letta è un assist al centrodestra? «Non so se sia un assist, ma sicuramente prende in contropiede gli elettori. Se Letta decide che la sua agenda è quella di Draghi e non quella dei progressisti, è lui a porsi fuori dal nostro campo». E prosegue: «Il Lazio, dove governiamo col Pd, continua ad essere una felice isola progressista, che prende anche forze centriste. Da noi il campo largo esiste e abbiamo già costruito un’agenda condivisa per la prossima legislatura. Perché dovremmo retrocedere da quel progetto se i leader dei nostri partiti hanno litigato? Non sarebbe una scelta utile per il territorio».

 

 

 

 

Le alleanze future, però, sono in bilico. Per la Sicilia, dove si vota a ottobre, Giuseppe Conte ha detto di non volere la politica dei due forni, divisi a livello nazionale e uniti a livello locale...«Bisogna sempre vedere se ci sono le condizioni. L’agenda politica che abbiamo proposto a livello nazionale non ha avuto rispondenza dal Pd e andiamo divisi. A livello locale, se si troveranno delle agende condivise, si può continuare ad andare insieme. Trovo controproducente sciogliere questo genere di progetti».

Il M5S andrà da solo alle elezioni? «Il tempo della corsa solitaria a tutti i costi è finito, ma non cerchiamo accozzaglie. Deve essere un progetto basato su un programma condiviso. Le alleanze si fanno con un progetto realmente progressista». C’è uno spazio a sinistra del Pd per una federazione alla Mélenchon, con Verdi, Articolo 1, Sinistra italiana e altri? «Molti dei nostri temi poggiano su un terreno di centrosinistra. Se condivideremo questo percorso con forze pacifiste ed ecologiste, lo faremo perché c’è una convergenza sui temi, non per occupare un vuoto politico».

Dai blog