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Matteo Renzi: "Per ora corro da solo. Basta barzellette, no a Meloni premier"

Valentina Bertoli

La notizia è delle ultime ore: l’ipotesi di un’intesa tra Matteo Renzi, leader di Italia Viva, e Carlo Calenda, segretario di Azione, è concreta. L’Italia sarà chiamata a votare il 25 settembre ed è già scontro di fuoco tra le forze politiche. La correzione di una corsa solitaria non viene smentita del tutto da Renzi che, però, ospite di Giuseppe Brindisi a ‘Zona Bianca’, mantiene un atteggiamento coerente con quanto dichiarato in precedenza: “Ho parlato con Carlo Calenda, ma per adesso corro da solo. Io sono pazzo, non mi interessa delle alleanze”. Scatenato fa pelo e contropelo a Giorgia Meloni: “Basta con le barzellette. Io sono contro Fratelli d’Italia”.

 

  

Una campagna elettorale bollente e non solamente per il caldo da record di quest’estate. Intervistato da Brindisi, conduttore del seguito talk di Rete 4 ‘Zona Bianca’, Matteo Renzi prova a ricostruire le ultime vicende politiche ed a chiarire la sua posizione: “Dalle scelte degli italiani dipenderà il Parlamento. Se la popolazione è arrabbiata perché Mario Draghi è andato a casa, deve essere arrabbiata con chi lo ha costretto ad andarsene. La scelta sarà tra quelli che verranno ritenuti i migliori”.

 

Poi il leader ha ricordato la necessità di offrire una risposta reale alle emergenze nazionali: “ Ci dobbiamo preoccupare dell’aumento dei costi del cibo. Ecco perché io volevo Draghi. Se non ci sono parlamentari bravi, è colpa degli elettori. Bisogna trovare delle soluzioni per gli italiani. Le alleanze arrivano dopo. Il patto di stabilità è necessario per arrivare a fine mese. In quest’ottica, meglio Draghi di Meloni, mi sembra ovvio”.

 

Ha continuato il leader di Italia Viva: “Tutti pensano alle poltrone, ecco perché le alleanze. Io sono pazzo. A me delle alleanze non interessa, posso anche andare da solo. La responsabilità di aver mandato via Draghi è di Giuseppe Conte. Anche Forza Italia e  Lega hanno le loro responsabilità, non essendo a favore del Draghi bis”. 

 

Poi l’ambigua verità: “Scegliete i parlamentari più seri e più competenti. Basta con quelli che raccontano le barzellette. Sì, ho incontrato Calenda. Ha delle posizioni simili alle mie e abbiamo già lavorato insieme. Quello che farà Calenda, lo dirà lui. Se c’è un progetto serio, sono disponibile; se invece le alleanze sono prive di contenuti, andiamo da soli. Gli altri vogliono sistemare le persone. Per me i nomi vengono dopo le idee”.