ennesimo addio
Anche Giusy Versace lascia Forza Italia: "Traditi i miei valori"
Un addio dietro l'altro. Adesso è il turno di Giusy Versace, che annuncia con una nota l'uscita da Forza Italia . «Quattro anni fa - scrive la deputata - ho trovato in Forza Italia ideali e progettualità in cui mi rispecchiavo e che mi hanno spinta a prestare il mio volto alla politica, ma oggi, con tristezza, devo prendere atto dell’attuale incompatibilità tra le vicende di queste giorni ed i valori, su tutti il rispetto della dignità di ciascuna persona, in cui ho sempre creduto e che non intendo tradire. Mai avrei immaginato di terminare questa legislatura con tale amarezza e delusione, sentimenti che oggi mi portano a lasciare il gruppo ed a dimettermi dagli incarichi che mi sono stati affidati ringraziando per la fiducia che mi è stata riposta».
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«Confesso - prosegue Versace, figlia di Alfredo cugino dei noti fratelli Donatella, Santo e Gianni Versace - di aver vissuto questi giorni con dispiacere e disagio personale. Quando il Presidente Mattarella, un anno e mezzo fa, ci chiamò tutti ad una condotta di responsabilità verso il Paese, votai convintamente la fiducia a Draghi, orgogliosa del fatto che proprio il presidente Berlusconi si fosse speso tanto perché fosse lui a guidarci. Da inguaribile ottimista ho creduto che quel senso di responsabilità, spesso evocato anche da Berlusconi, avrebbe prevalso. Abbiamo perso l’opportunità di differenziarci ancora una volta come forza responsabile. Era nostro dovere garantire stabilità al Paese e continuità a questo governo che ben stava lavorando, portando al termine naturale la legislatura, fra qualche mese, con altruismo e coerenza. È stata, invece, fatta una scelta diversa che non comprendo, né condivido e che fatico a giustificare perché ha messo l’Italia in ulteriore difficoltà, innescando un’altra crisi che si poteva evitare», aggiunge.
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«Al mio dispiacere - sottolinea Versace - si aggiunge l’amarezza di vedere isolati e non coinvolti, in questa fase delicata, i nostri ministri Gelmini, Brunetta e Carfagna. Il loro lavoro, riconosciuto e apprezzato non solo da me, meritava più rispetto a prescindere dalle scelte personali maturate, certamente, con non poca sofferenza. Sono stati usati toni e termini che non mi rappresentano, lanciati immotivati e gratuiti attacchi personali, anche sull’aspetto fisico, che sono la negazione dei principi in cui credo e che ho creduto fossero il fondamento anche per FI. Ho sempre tentato di tirare fuori il buono dalle cose e dalle persone, accantonando simpatie o antipatie personali e puntando solo al risultato finale, come si fa quanto fai parte di una squadra. Con questo atteggiamento in Parlamento sono riuscita a ottenere dei risultati importanti, non solo per la mia determinazione, ma anche grazie alla collaborazione e al sostegno che il gruppo mi ha dato in questi anni. Di questo sono grata a Forza Italia ed al presidente Berlusconi, ma quello spirito di collaborazione che fino a qualche settimana fa mi inorgogliva, credendo fosse un modus operandi, oggi non esiste più», conclude la deputata.