M5S, scatta la rivolta contro Beppe Grillo e i due mandati. “Lui ai soldi non rinuncia”, c'è la fronda
“Ho un cuore che pulsa… Altro che il cuore dei banchieri, io ho il cuore dei ragionieri”. Il nuovo intervento di Beppe Grillo sul proprio blog ha fatto storcere la bocca a più di qualcuno, in particolare per la granitica convinzione di non permettere deroghe al limite dei due mandati, una situazione che fa fuori dei big come Paola Taverna, Vito Crimi e Roberto Fico e crea delle grane pure allo stesso Giuseppe Conte: “I nostri 2 mandati sono al nostra luce in questa tenebra incredibile, sono l’interpretazione della politica come servizio civile e sono un antibiotico. Dovrebbe diventare una legge di Stato. Una visione vecchia a vedere il Parlamento, di gente che è lì da 30 o 40 anni. E cominiciavamo ad essere dentro anche noi a quella visione, pur essendo il gruppo più giovane”.
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Come riferisce Repubblica subito si sono alzate voci critiche nei confronti del numero uno del Movimento: “Invece deroga sul due per mille per pagare Grillo va bene. Perché un ragioniere i suoi soldi li sa contare”. La battuta al veleno che gira tra le chat, dove ci si pone anche un altro interrogativo fondamentale: “Chi comanda nel M5S? Conte o Grillo?”.
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