Sondaggi, doccia fredda per il Pd: quanto vale la coalizione dei draghiani. E il centrodestra vola
È partita la corsa dei partiti per le elezioni politiche 2022 che si svolgeranno in un unico giorno di voto, il 25 settembre. L'attenzione di tutti va ai sondaggi più recenti: chi pagherà il prezzo della crisi di governo che ha travolto l'esecutivo di Mario Draghi e chi invece beneficerà di quanto accaduto in Parlamento? Le indicazioni che arrivano dagli istituti di ricerca non sono prive di differenze. Per una fotografia che tiene conto delle varie rivelazioni è utile consultare la Supermedia YouTrend/Agi dei sondaggi politici che include le rilevazioni realizzate nei giorni più caldi del governo.
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Stando alla fotografia della Supermedia la coalizione di centrodestra parte in netto vantaggio con il 46,6% degli orientamenti di voto degli intervistati dai vari istituti.Fratelli d'Italia primeggia con il 22,8 per cento in virtù di una crescita di tre decimali rispetto a due settimane fa. A un passo il Pd: 22,1 per cento e stesso trend del partito di Giorgia Meloni. La Lega di Matteo Salvini è la terza forza politica del panorama con il 14,4 per cento (-0,1) seguita dal Movimento 5 Stelle che tiene con il 10,8 per cento (+0,1). Seguono Forza Italia 8,4 (+0,1), Azione/+Europa 4,9 (+0,4), Italia Viva di Matteo Renzi 2,7 (+0,1), Italexit di Gianluigi Paragone 2,6 (invariato), Verdi 2,2 (invariato), Sinistra Italiana 1,8 (-0,3), Articolo 1-MDP 1,9 (invariato).
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Il discorso più rilevante, come detto in precedenza, è quello delle coalizioni. Se le forze di centrodestra FdI, Lega e Forza Italia fanno registrare insieme più del 46 per cento, appare in forte difficoltà il centrosinistra. Una coalizione basata sull’asse con il M5S, da molti osservatori giudicato ormai impensabile, toccherebbe il 34,7 per cento. Un ricongiungimento tra il Partito democratico e le forze liberali più draghiate senza grillini e sinistra radicale sarebbe addirittura sotto il trenta: 29,7 per cento.