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Dl Aiuti, c’è l’ok finale alla Camera. Ma il Movimento 5 Stelle non partecipa al voto
La Camera ha dato l’ok finale al dl Aiuti, su cui il governo ha posto la fiducia, con 266 sì e 47 no. I deputati del Movimento 5 Stelle non hanno partecipato alla votazione. Il testo passa ora all’esame del Senato. Il capogruppo grillino alla Camera, Davide Crippa, aveva annunciato poco prima della votazione la scelta di disertare, anche se la scorsa settimana i deputati avevano votato la fiducia al governo. "Il nostro sostegno all'esecutivo è stato esplicitato con la fiducia. Oggi per questioni puntuali, pur rilevando l'utilità di parte delle misure, bocciamo i metodi e non parteciperemo alla votazione finale", ha spiegato Crippa.
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“Nel dl aiuti ci sono misure importanti per sostenere famiglie e imprese, interventi utili seppur non risolutivi per frenare l’impennata delle bollette, sostegni a enti locali, il fondo per le imprese più colpite dai contraccolpi della guerra in Ucraina, misure contro il caro materiali. Qualche passo avanti che abbiamo contribuito a compiere. Ma proprio per questo, perché si tratta di un provvedimento con finalità chiare, non c’è una spiegazione razionale nel voler inserire una norma che apre al termovalorizzatore a Roma, collegandone la realizzazione in maniera fantasiosa al Giubileo” ha detto ancora Crippa nelle dichiarazioni di voto al dl aiuti.
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Crippa ha pure rimarcato gli sforzi della sua parte politica nel cambiare la norma sull’inceneritore, “abbiamo provato in Cdm prima e in Parlamento poi”. Il capogruppo sostiene che la “narrazione su Roma è cambiata, ma noi ricordiamo al sindaco Gualtieri che i rifiuti vanno raccolti e che i cinghiali non sono animali di compagnia. Della norma contestata avremmo voluto discuterne in Commissione e poi in Aula, ma in Commissione tutto si è risolto in tre ore. “C’è qualcosa che non funziona, siamo di fronte a un testo blindato che lo sarà anche in Senato, ma il Parlamento su questo testo non ha toccato palla”, l’accusa conclusiva.