La crisi del M5s crea scossoni anche nel Pd
I bollori interni al Movimento stanno creando scossoni anche all'interno dei Democratici. Se Dario Franceschini (nella foto) tende una mano al Conte Giuseppe, creandogli pure l'alibi per dover restare nell'esecutivo Draghi, mette in difficoltà Enrico Letta che in cuor suo non vedrebbe invece l'ora di andare al voto. Proporzionale o Rosatellum corretto, tutto farebbe l'ex Premier pur di cambiare i gruppi parlamentari e rifarseli a sua immagine e somiglianza. A quel punto rivedrebbe pure e volentieri il progetto storpiato del «campo largo».
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Senza i contiani ovviamente. Eppure il segretario ben sa che le possibilità di andare al voto anticipato sono risibili al momento. Nessuno si assumerà la responsabilità di far cadere il governo adesso. Con una finanziaria tutta da inventarsi. Le frizioni interne ai dem pare stiano iniziando ad infastidire parecchio il segretario che di Franceschini non si è mai troppo fidato. Non c'è che dire, come conseguenze avverse delle turbolenze grilline decisamente niente male.