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Agorà, “attaccati alla poltrona”. Maurizio Gasparri demolisce il M5S: il vero problema è il terzo mandato
Forza Italia avvisa il governo di Mario Draghi: tutti i partiti hanno delle proprie liste. Il monito al presidente del Consiglio è arrivato alla vigilia dell’incontro con Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, e per commentare l’attuale scenario politico, nel corso dell’edizione del 4 luglio di Agorà, è ospite Maurizio Gasparri. Il senatore azzurro, presente nello studio di Rai3 del programma condotto da Giorgia Rombolà, è chiaro: “Noi sulla giustizia volevamo una riforma molto più ampia, essendo un governo di coalizione con forze diverse si è dovuto accettare un compromesso. Noi i soldi del reddito di cittadinanza li useremmo per abbattere il costo fiscale delle assunzioni, per favorire l’aiuto alla povertà con la creazione di posti di lavoro e non con uno sperpero che non ha risolto problemi sociali ed occupazionali. Non abbiamo il 50,01% e quindi non possiamo scrivere la nostra agenda. Quando e se avremo una maggioranza di centrodestra attueremo il nostro programma”.
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Gasparri spiega come bisogna gestire una maggioranza di questo tipo: “I compromessi li fanno tutti. I grillini si sono adattati ad un governo agli antipodi con la Lega ad inizio legislatura, poi hanno fatto il governo del Pd, poi dicevano di Draghi le cose più inenarrabili. Sono state riproposte tutte le parole dei pentastellati. Il problema del M5S è il terzo mandato. Tra le tante regole fasulle che i grillini hanno strombazzato hanno detto di non fare politica a vita. Per molti ora è arrivata la scadenza e quindi Luigi Di Maio si è fatto un partitino personale per avere il posto per sé, ce l’ha nel governo, figuriamoci se rinuncia alla poltrona. Roberto Fico e Paola Taverna, dei gerarchi, hanno finito i mandati e vorrebbero delle deroghe. Questo è il problema, sul resto i grillini hanno fatto compromessi su tutto. Si sono attaccati alla poltrona e - chiosa Gasparri - non se ne vogliono andare”.