lo scontro
Ius Scholae, Giorgia Meloni smonta la sinistra con un video: "Solita mistificazione". L'errore clamoroso
Non si placa lo scontro politico sullo Ius scholae e mentre l'aula di Montecitorio ha rinviato la discussione alla prossima settimana la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni tuona contro la sinistra che, ancora una volta, per puntare il dito contro di lei e provare a screditarla cade in un errore clamoroso. Meloni compare in un video per smontare il tweet - diventato virale - con il quale la sinistra voleva dimostrare che la leader di FdI 8 anni fa aveva detto una cosa mentre oggi ne vorrebbe fare un'altra. "Fermi tutti - esordice nella clip - la sinistra italiana ha trovato uno scoop: la Meloni otto anni fa diceva di essere d’accordo con lo Ius Scholae mentre ora vota contro. Peccato però che, ancora una volta, non siano riusciti a comprendere un semplice testo. Provo a spiegarglielo, di nuovo.
"Da dieci anni a questa parte diciamo la stessa cosa: siamo d’accordo allo Ius Scholae, ma prevede l’obbligo scolastico. Esattamente quello che dicevo ieri, noi siamo così, noiosi, diciamo sempre la stessa cosa. Se tu vuoi fare una norma che riconosca la cittadinanza sulla base della formazione del cittadino attraverso lo strumento della scuola, segnalo che la scuola dell’obbligo sono 10 anni, invece la norma approvata dalla sinistra prevede 5 anni. Una cosa completamente diversa di fatto molto più vicina allo ius soli che allo ius scholae".
La leader di Fdi accusa la sinistra di “insultare e mistificare. Ma perché? Che bisogno c’è? Avete forse qualche difficoltà a spiegare agli italiani perché in un momento come questo, un momento in cui andiamo verso un autunno drammatico sul piano sociale, economico, del caro-vita, voi vi state occupando di una materia che – punto primo – non è prioritaria in questo momento e – punto secondo – dal mio punto di vista se la volete portare nell’ordinamento dovreste chiedere agli italiani cosa ne pensano. Quindi metterla nel vostro programma e poi chiedere agli italiani se vi danno la maggioranza per realizzare queste cose”. Infine l'affondo: ”Cerchiamo di essere seri. Da una parte ci siamo noi che siamo seri. Dall’altra ci siete voi che avete qualche difficoltà oggettiva sulla serietà e quindi cercate di mistificare. Trovatene un’altra”.
Lo ius scholae riguarderebbe 877mila alunni attualmente nelle scuole italiane, 1 bambino su 10 non ha la cittadinanza, mentre coloro che hanno terminato il ciclo scolastico sarebbero circa 200 mila persone. Secondo un sondaggio di Quarum/YouTrend per Actionaid "il 62% degli italiani non sa in cosa consiste la legge sulla cittadinanza", e una volta conosciuti i dettagli della riforma "6 su 10 si dichiarano favorevoli". Il sondaggio analizza anche come tra gli elettori c'è "un amplissimo fronte favorevole negli schieramenti che in Parlamento si oppongono al testo di legge, il 48% di elettori della Lega, il 35% di Fratelli d'Itaia e il 58% di Forza Italia".