trame di palazzo
La bomba di Dagospia su Beppe Grillo: il tradimento a Mario Draghi e il doppio gioco su Giuseppe Conte
Draghi-Grillo-Conte. Le tre figure politiche che in questi ultimi giorni hanno tenuto banco nel dibattito pubblico italiano dopo la rivelazione del sociologo Domenico De Masi. Gli animi, in base alle sue dichiarazioni del 28 giugno, si sarebbero scaldati nel momento in cui il padre fondatore del Movimento 5 Stelle (Beppe Grillo) ha riferito all’ex Premier (Giuseppe Conte) di aver ricevuto pressioni dall’attuale Presidente del Consiglio (Mario Draghi) per cacciarlo dal partito stesso. Dagospia, portale diretto da Roberto D'Agostino, ha rivelato un ulteriore retroscena incredibile, per il quale Grillo avrebbe svolto il ruolo di doppiogiochista tra i due litiganti.
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Infatti, nel corso delle – a quanto pare consuete – telefonate tra Draghi e Grillo, quest’ultimo sarebbe stato solito a prendere per i fondelli il leader del suo partito. Sembrerebbe quindi che gli screzi del passato tra i due non siano stati poi così superati: dato quantomeno curioso considerato che è stato proprio Grillo a volere a capo del proprio movimento Giuseppe Conte. A quel punto anche Draghi, che non nutre una stima sconfinata per Conte, avrebbe risposto: “Ma se lo ritieni inadeguato, perché non lo mandi via? Buttalo fuori!”. E qui Grillo si sarebbe trasformato, secondo quanto riportato dal sito di D’Agostino, in un voltagabbana, convertendo l’infelice uscita dell'ex banchiere centrale europeo a suo favore davanti a Conte: “Ma come, ti ho pure difeso da Draghi che voleva che ti cacciassi!”.
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Conte, altamente indispettito dalle parole di Draghi, si sarebbe quindi convinto a salutare l’esecutivo nel quale per volere di Grillo si è ritrovato. Ma, salito al Quirinale da Sergio Mattarella, avrebbe ricevuto un suo parere negativo: “Se il Movimento esce te ne assumi la responsabilità!”. Insomma, dopo l’addio di Luigi Di Maio e le telefonate tra Grillo e Draghi, il leader dei 5 Stelle non sa più da che parte voltarsi.