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A Cerveteri lo spoglio elettorale finisce a insulti e botte. Ferito Gianni Moscherini, consigliere di Fratelli d'Italia

Daniele Di Mario
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Finisce in rissa la notte elettorale a Cerveteri, con un consigliere municipale di Roma al pronto soccorso e i carabinieri costretti ad accorrere al comitato elettorale del candidato sindaco di centrodestra Gianni Moscherini. Sono quasi le 23, le urne stanno per chiudersi e gli scrutatori ai seggi stanno per cominciare le operazioni di spoglio del ballottaggio quando la tensione, nel centrodestra, comincia a salire. I risultati sembrano subito negativi, la sconfitta si va delineando all'orizzonte (la candidata del centrosinistra Maria Elena Gubetti alla fine sarà eletta sindaco con il 52,95% dei voti) e comincia la resa dei conti. Un passo indietro. Al primo turno il centrodestra unito (FdI, Lega, FI e civiche) decide di sostenere come candidato sindaco Gianni Moscherini. L'ex primo cittadino di Civitavecchia ed ex presidente dell'Autorità portuale viene preferito ad Anna Lisa Belardinelli, anche lei di centrodestra, nelle cui liste si candidano ugualmente alcuni esponenti locali dei partiti della coalizione che sostiene Moscherini. Un buon pacchetto di voti che garantisce un risultato dignitoso, insufficiente comunque per arrivare al ballottaggio.

 

 

Al primo turno Belardinelli arriva terza con il 28,06% (4.301 preferenze). Al secondo turno va Gianni Moscherini con il 31,58% (4.841 voti), chiamato al ballottaggio a rimontare 1.344 voti sulla candidata del centrosinistra, prima con il 40,35% e 6.185 preferenze. Partono le trattative per trovare un accordo tra i due candidati di centrodestra e alla fine arriva l'intesa, con tanto di apparentamento formale. Belardinelli sostiene Moscherini dopo settimane di scintille e chiude con lui la campagna elettorale. Ma alla fine i voti non escono. Al comitato elettorale, Moscherini non è ancora arrivato. Ci sono Roberta Angelilli, dirigente nazionale di Fratelli d'Italia, accompagnata da due dirigenti romani, Stefano Erbaggi(primo dei non eletti in Campidoglio) e Paolo Hollijwer, consigliere in II Municipio di Roma Capitale. Nelle sezioni in cui Moscherini, col sostegno della Belardielli, dovrebbe andare fortissimo i voti non escono. Il sospetto del tradimento e della presa per i fondelli è forte. Al comitato comincia un'accesa lite.

 

 

La Belardinelli invita Roberta Angelilli ad andarsene; quest'ultima ovviamente rifiuta. Volano minacce e pesantissimi insulti personali rivolti a Roberta Angelilli, ma anche al capogruppo alla Camera FdI Francesco Lollobrigida e all'ex sottosegretario Andrea Augello (entrambi non presenti), ritenuti responsabili di aver preferito la candidatura di Moscherini a quella di Belardinelli. Dalle parole si passa ai fatti: un gruppo di persone aggredisce ripetutamente il consigliere municipale, che viene colpito più volte e scagliato in terra. La rottura degli occhiali gli provoca ferite al volto e tumefazioni. Sul posto arrivano i carabinieri di Cerveteri guidati dal capitano Mattia Bologna che riportano la calma. Da fonti investigative, si apprende che il consigliere municipale FdI sarebbe stato colpito «da un rappresentante» di una lista dello stesso schieramento al termine «di una discussione sul rimpallo di responsabilità per le candidature alle elezioni e la sconfitta del centrodestra». Medicato al pronto soccorso, è stato ritenuto guaribile con una prognosi di cinque giorni. Al momento, non è stata sporta alcuna denuncia.

 

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