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Giuseppe Conte cerca di racimolare un po’ di consenso: vuole il salario minimo e il taglio delle tasse

Dopo la spaccatura con Luigi Di Maio e la conseguente scissione del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte cerca di rialzare la testa e di ritrovare la fiducia degli elettori. Il leader grillino, intervenendo in collegamento al Festival del Lavoro a Bologna, ha messo in evidenza le nuove battaglie: “Il salario minimo è una battaglia di civiltà per il Paese, non potremo mollare e cedere finché non si chiuderà il capitolo di paghe da fame. Su questo c'è poco da discutere ma solo un obiettivo da raggiungere”. 

 

  

 

“È assolutamente necessario - ha detto ancora Conte - intervenire sul taglio del cuneo fiscale, e non solo per le fasce più deboli perché anche il ceto medio è in difficoltà, le buste paghe devono essere più pesanti. Il M5S vuole abbassare le tasse per mettere al riparo lavoratori e imprese da questa crisi, non è uno slogan perché bisogna assolutamente intervenire”. Per l'ex premier, bisogna poi preservare una misura “approvata col Conte due”, ovvero “'decontribuzione Sud', uno sgravio fiscale significativo ma che ora a Bruxelles va negoziato per renderlo quanto più strutturale possibile, perché se riparte il Sud riparte l’Italia”.