retroscena
Cartabianca, Marco Travaglio e la spinta al M5s. Chi c'è dietro la scissione di Luigi Di Maio
Marco Travaglio è ospite di "Cartabianca" su Rai3, subito dopo il discorso in cui Luigi Di Maio ha annunciato la scissione del suo gruppo dal M5s. Travaglio giudica quella di Di Maio un'azione, in qualche modo, concordata col premier Draghi per dare una spinta al M5s. "Questa è un'operazione di Palazzo che sposta dei parlamentari da una parte all’altra. Non sposta gli elettori - spiega il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio - Questo governo è nato per distruggere il M5s. E quello di Di Maio è l'ennesimo tentativo di spedire i grillini fuori dal governo. E, secondo me, questa volta Conte dovrebbe assecondare questa richiesta".
Leggi anche: Otto e mezzo, scintille Giannini-Travaglio su Di Maio. "Un bibitaro nella stanza dei bottoni", scontro stellare
Poi Travaglio punta il dito sul pretesto che sarebbe alla base della scelta del ministro degli Esteri. "Di Maio è uscito dopo aver votato la mozione insieme ai suoi ex compagni del Movimento 5 Stelle - ha detto Travaglio - Si è arrampicato sugli specchi per inventarsi che il suo movimento era diventato filoputiniano, anti europeo e anti Nato. Quale spazio pensa di ritagliarsi Di Maio nella società? Di partiti draghiani ce ne sono molti, così anche al centro. Ci sono più candidati che elettori. Se i Cinque Stelle ritirassero i loro ministri, lasciando solo Di Maio e i suoi, avrebbero le mani libere senza più essere ricattati".