Controcorrente, Riccardo Ricciardi contro Luigi Di Maio: parole gravi. Poi scintille con Alan Friedman
In Italia il clima politico si fa sempre più rovente. Dopo uno scambio di accuse e di veleni tra il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il presidente del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte, il rischio di una netta scissione si avvicina. Ospite a ‘Controcorrente’, programma di approfondimento politico condotto da Veronica Gentili, Riccardo Ricciardi si scalda e tuona contro Alan Friedman: “Commenti la politica americana. Parlare di de-escalation non significa essere filoputiniani”.
A pochi giorni dalle comunicazioni del premier Mario Draghi in Senato in vista del Consiglio europeo e in piena mediazione nella maggioranza per una risoluzione condivisa,è spuntato un documento a firma di alcuni senatori pentastellati in cui si intende impegnare il governo a non procedere ad ulteriori invii di armi. Un ripetuto e sostanzioso sostegno all’Ucraina metterebbe a serio rischio una de-escalation del conflitto, pregiudicandone una soluzione diplomatica. Il ministro degli Esteri si è dichiarato atlantista; Conte, dal canto suo, si è sempre opposto all’invio di armi a Kiev. Lo scontro è frontale: il Movimento si spacca sempre di più tra dimaiani e contiani. Chiamato ad esprimersi sul tema e presente nello studio del talk di Rete 4, Riccardo Ricciardi, deputato per il M5s, ha spiegato senza mezzi termini: “Non chiediamoci se Di Maio verrà espulso o no. Ha parlato del M5s dicendo che abbiamo una posizione antieuropea. Queste dichiarazioni sono gravi e meritano un chiarimento politico. Io in prima linea sto seguendo questa risoluzione. Non siamo anti-Nato. Non mistifichiamo la realtà”. Gentili ha allora chiesto se parlare di de-escalation fosse il segno di un allontanamento dalla Nato. A rispondere senza mezzi termini è stato Alan Friedman, economista e scrittore: “Nessun paese vede il leader di un partito minacciare la politica occidentale. È strano quello che vedo. C’è una scissione, un fratricidio”. Ricciardi non ha resistito e ha ribattuto: “Friedman fa bene a commentare la politica americana. Di quella italiana è disinformato. In questo consiglio europeo non si parlerà dell’invio di armi. Chiediamo che l’Italia si impegni in una de-escalation e per il cessate il fuoco, non siamo filoputiniani”. “Ci arrendiamo quindi?” ha domandato diretto Friedman. “No, ma crediamo che alcuni atteggiamenti siano la risposta. Non siamo d’accordo con un conflitto che va oltre. Il problema non sono le armi, ma gli uomini che muoiono” ha rincarato la dose Ricciardi.