Scontro aperto Di Maio-Conte. Il ministro: "Il M5S rischia di diventare forza politica dell'odio"
E' arrivata la reazione di Luigi Di Maio alle parole di Giuseppe Conte che lo ha accusato di "aver rischiato di sporcare il viaggio di Draghi a Kiev" e di non aver sostenuto il Movimento nella campagna elettorale per le amministrative. Oggi il ministro degli Esteri ed ex capo politico del M5S risponde così: "Io mi sono permesso semplicemente di porre dei temi, di aprire un dibattito su alcune questioni come la Nato, la guerra in Ucraina e la pace. Come la transizione ecologica, come le ricette per le imprese. E ho ricevuto insulti personali. Insulti personali come quelli che ho visto stamattina nei giornali. Temo che questa forza politica rischi di diventare una forza politica dell’odio, una forza politica che, tra l’altro, nello Statuto ha il rispetto della persona".
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Di Maio, a margine della visita al cantiere di Castellammare di Stabia di Fincantieri, ha aggiunto: "Credo che su questo noi dobbiamo parlare di temi. Il nostro elettorato - avverte l’esponente M5s - è disorientato, perché quando si pongono dei temi ci sono degli attacchi personali. E questo non è assolutamente accettabile". Insomma lo scontro al vertice del Movimento 5 Stelle è tutt'altro che concluso. Si preannuncia un'estate calda in casa pentastellata.
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