Matteo Salvini lancia l'ultimatum a Mario Draghi: “Tre mesi e poi…”. L'estate difficile del governo
La Lega inguaia il governo guidato da Mario Draghi, che potrebbe perdere uno dei suoi sostenitori. A lanciare un segnale di avvertimento al presidente del Consiglio è lo stesso Matteo Salvini, leader del Carroccio, che intervistato dal Corriere della Sera ha fatto scattare l’allarme rosso per l’esecutivo: “Il governo deve fare di più altrimenti delude i ceti produttivi che un tempo apparivano entusiasti di Draghi. Attendo risposte entro l’estate. Temo un autunno molto difficile. Ci sono tre mesi per sminare il terreno. Torneremo sul pratone di Pontida il 18 settembre. Per quella data vogliamo risposte. Sindaci e militanti mi segnalano una crescente insofferenza verso un governo che appare sbilanciato a sinistra su troppi temi. Abbiamo deciso di appoggiare il governo perché era necessario non lasciare il Paese nelle mani di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle che lo stavano sfasciando”.
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“Ora - dice ancora Salvini - tutti quei dirigenti e militanti che credevano in Draghi e in questo governo, col perseverare degli errori di Roberto Speranza e Luciana Lamorgese, di Patrizio Bianchi e Enrico Giovannini, mi chiedono di rifletterci bene... Draghi deve sapere che ci sono temi su cui non siamo disposti a transigere. Fratelli d’Italia - le parole del leghista sull’alleata Giorgia Meloni - beneficia dell’essere all’opposizione. Noi abbiamo preferito responsabilmente farci carico dei problemi degli italiani. Un esempio. Se noi fossimo stati all’opposizione ci sarebbe stata una stangata sulla casa degli italiani, sarebbe aumentata la pressione fiscale, sarebbero passati lo ius soli e il ddl Zan. Ci siamo sacrificati per buone cause”.
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