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Lombardia, Carlo Calenda lancia la candidatura a sorpresa: “Ottimo nome”. Scossoni nel centrodestra
"Ci sono persone di grandissima qualità anche nel campo avversario, Letizia Moratti sarebbe un'ottima candidata a fare la presidente della Regione, lo farebbe molto bene". Carlo Calenda spariglia e entra a gamba tesa nei già fragili equilibri sia nel centrodestra che nel centrosinistra. La doccia fredda arriva poco dopo le 10 del mattino, fuori dai padiglioni del Salone del Mobile, con il leader di Azione al lavoro già da mesi sul terzo 'terzo polo' che, è l'auspicio, accompagni "Draghi dopo Draghi" a palazzo Chigi anche dopo le politiche del 2023. In vista delle regionali lombarde, avverte Calenda, "noi abbiamo fatto un nome molto valido, ossia quello di Carlo Cottarelli. Se si deciderà invece di andare verso un nome molto spostato a sinistra, rifletteremo su una candidatura terza". Un messaggio rivolto ai possibili - ma non certi - alleati di centrosinistra, che sul Pirellone ancora non ci hanno messo la testa. Un endorsement accolto poco dopo dalla stessa vice presidente e assessore al Welfare in Regione: "Ringrazio e ricambio in maniera convinta Carlo Calenda per le parole di stima. Ci sono diverse ipotesi e riflessioni in corso, tutte con l'obiettivo di una politica del fare che dia risposte concrete ai bisogni e alla qualità di vita dei nostri cittadini", scandisce Moratti, non nascondendo di aver avuto contatti con il leader di Azione.
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A saltare sulla sedia il governatore in carica, Attilio Fontana, tra i papabili nella coalizione per un bis che, al momento, non ha ancora scaldato i cuori, anche se la Lega assicura pieno sostegno. La partita della Lombardia - viste le tensioni nel centrodestra - non sarà sciolta, infatti, prima del nodo Sicilia, che vede Salvini e Meloni ai ferri corti. "Calenda? Normalmente deve essere il centrodestra a decidere chi sarà l'ottimo candidato. Se lui vuole entrare, noi siamo pronti ad ascoltare anche i suoi consigli", taglia corto Fontana, forte del sostegno incondizionato della Lega e del suo segretario, Matteo Salvini.
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Tranchant anche il segretario del Pd Enrico Letta. "Per la Lombardia discuteremo di candidature ovviamente di centrosinistra. Non è nostra abitudine andare a individuare candidature che stanno dall'altra parte", dice il segretario dem tra gli stand di Rho Fiera. Per il capogruppo dei 5 Stelle al Pirellone, Nicola Di Marco "l'apertura della vicepresidente Moratti a candidarsi contro il presidente Fontana, apre una voragine interna al centrodestra". Mentre il centrosinistra punta a trovare il candidato entro l'estate. "L'importante è lavorare bene sulla coalizione e insieme identificare un nome, non facciamoci prendere dall'ansia", spiega la vice presidente Pd, Irene Tinagli, secondo cui le primarie potrebbero essere "un valido strumento". Anche per il sindaco Beppe Sala, "non è il tempo di toto nomi" ma "la sinistra deve trovare un candidato, e anche in fretta".