Da picconatore a mediatore
Matteo Salvini sorprende Myrta Merlino. L'appello in tv sul centrodestra: a chi spetta fare il leader
Da picconatore a mediatore. Da aggressivo front man a politico aperto al dialogo. È un Salvini che non ti aspetti quello che questo pomeriggio è intervenuto alla trasmissione televisiva “L'aria che tira”, in onda su La7. “Sono sicuro che il centrodestra sarà unito alle politiche. Un conto sono i dibattiti tv e le analisi su giornali sempre meno letti, un conto è quello che chiedono i cittadini. Ora i cittadini hanno problemi concreti e ci chiedono di essere insieme per risolverli. Gli italiani di centrodestra ci chiedono unità. Io lavoro per unire stasera sarò a Verona con Giorgia Meloni”.
Nonostante i sondaggi continuino a dare i conservatori nettamente in testa, non sono pochi gli analisti politici che intravedono possibili tensioni tra il segretario del Carroccio, la leader di Fratelli d'Italia e Silvio Berlusconi. “Io mi rifiuto di pensare a corse separate e litigiose anche perché - insiste Salvini - solo uniti si risolvono i problemi. Non ho tempo da perdere in beghe interne e litigi”.
Uno dei nervi scoperti tra i moderati è rappresentato dalla leadership della coalizione. “Se la Lega prende più voti esprime il leader, se sarà Forza Italia lo esprime Forza Italia e se sarà Fdi lo esprimerà Fdi. In democrazia funziona così”. Impossibile poi non toccare il tema dei cinque referendum sulla giustizia promossi dalla Lega. “Le televisioni li stanno nascondendo in maniera vigliacca e infame. È una campagna di censura. Magari sono distratto io, non mi sono accorto che fino a oggi dalle massime cariche dello Stato sia arrivato un promemoria agli italiani sul fatto che possono votare i referendum sulla giustizia. È giovedì, e quindi conto che da qui a domenica sia il presidente della Repubblica sia il presidente del Consiglio si limitino quantomeno a ricordare agli italiani che votare i referendum è un diritto”.
Un accenno finale al suo famigerato viaggio a Mosca. “Dei miei rapporti con l'ambasciatore russo ne ho parlato con tutto il mondo, con giornalisti, con Bruno Vespa, con tutti. In questo momento non ci sono le condizioni, anche di sicurezza, per andare. Io vorrei che l'Italia fosse protagonista nella ricerca della pace. Ora è la Turchia che sta facendo da mediatore, perché non lo fa l'Italia? Qui si rischia la terza guerra mondiale”.