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Pescatori con le mani in mano, Giorgia Meloni inchioda il governo: “Allarmi inascoltati sul gasolio”

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Braccia conserte e barche ferme nei porti. Una delle emergenze scaturite dallo scoppio della guerra in Ucraina è l’incremento dei prezzi dei carburanti, un’impennata che colpisce gli italiani nella loro vita quotidiana e penalizza alcune categorie di lavoratori come quella dei pescatori, costretti a non uscire in mare per la pesca. Nonostante l’intervento del governo sulle accise continuano ad aumentare i prezzi di benzina e diesel, con Giorgia Meloni che ha lanciato il grido di allarme a Mario Draghi: “Da tempo i pescatori chiedevano aiuti per fronteggiare il caro gasolio. Inascoltati dal governo, il prezzo è continuato a salire e ciò li ha costretti a bloccare il lavoro per non andare in perdita. Migliaia di lavoratori, insieme alle loro famiglie, non possono più attendere risposte. L’esecutivo intervenga immediatamente per mettere in sicurezza un settore strategico dell’economia italiana”.

 

 

La leader di Fratelli d’Italia ha postato poi un’altra questione su Facebook, sempre legata al mondo del lavoro e dell’economia: “A differenza di quanto succede attualmente, le imprese devono essere incentivate ad assumere. In questo modo si garantirebbero nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani, che eviterebbero di fuggire all'estero, o di dover ricorrere al Reddito di Cittadinanza come strumento per mantenersi”.

 

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