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Lega, Matteo Salvini chiama tutti a raccolta per i referendum sulla giustizia: serve massimo sostegno
Un appello a scendere in campo in prima persona in vista del doppio appuntamento elettorale del 12 giugno. Matteo Salvini ha riunito il consiglio federale della Lega per chiedere massimo impegno ai dirigenti del partito e fare il punto organizzativo sulla campagna a sostegno dei cinque quesiti referendari sulla giustizia e per il primo turno delle Comunali. In vista di quest’ultimo appuntamento, il segretario leghista, che finora ha mantenuto un profilo basso, sarà impegnato, a partire da oggi, in un tour impegnativo in puro stile ‘salviniano’, con tre-quattro tappe al giorno, in moltissime città. Per quanto riguarda la giustizia, Salvini ha chiesto al partito una «mobilitazione generale». «Ad oggi si ipotizzano fra i 15 e i 20 milioni di italiani che voteranno il 12 giugno. Sono tanti ma non bastano», ha detto. «Nei prossimi due week end (28-29 maggio, 4-5 giugno) ci saranno centinaia di gazebo in tutta Italia per informare sui referendum sulla giustizia, visto il silenzio di quasi tutte le tivvù e di molta stampa», ha sottolineato.
Il capo di via Bellerio - spiega chi ha partecipato alla riunione - ha cercato di infondere ottimismo: se ognuno di noi si attiva - ha detto - si può raggiungere il quorum nonostante i grandi problemi dovuti alla scelta di votare un solo giorno, peraltro il 12 giugno. Durante la riunione coi dirigenti - assenti Giancarlo Giorgetti e Massimiliano Fedriga, impegnati in un pranzo istituzionale, a Trieste, con il ministro croato dell’Economia Davor Filipovic - il capo di via Bellerio è tornato sulla polemica con le istituzioni europee sulla riforma del catasto, dopo che ieri, in una raccomandazione, la commissione ha valutato come «largamente antiquati» i «valori catastali che servono da base per calcolare l’imposta sul patrimonio» in Italia. Il consiglio federale della Lega ribadisce «un ‘no’ convinto a qualsiasi ipotesi di aumento di tasse sulla casa e sui risparmi degli italiani», ha fatto sapere Salvini. Durante la riunione, durata un’ora e mezza, è scattato l’applauso dei presenti e dei dirigenti collegati da remoto, quando Salvini ha nominato il governatore Attilio Fontana, di recente prosciolto dalle accuse di frode in pubbliche forniture nell’ambito del cosiddetto ’caso dei camici’ in Lombardia.
«Era meglio avere mezzo giorno in più facendo votare anche lunedì», ha detto il vice presidente del Senato Roberto Calderoli, incontrando i giornalisti al termine della riunione. «Ma - ha proseguito il leghista - dobbiamo rompere il muro del silenzio che c’è intorno ai referendum, visto che giornali e tv non ci aiutano. Abbiamo organizzato questo consiglio federale per un’attività sul territorio davvero capillare e con il coinvolgimento di sindaci, amministratori e governatori e una serie di eventi».