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Armi all'Ucraina, cosa spunta nella lista segreta del governo: Conte pronto a fare la guerra a Draghi

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Nel terzo decreto Ucraina che comprende l'invio di armi a Kiev e che lunedì 16 maggio sarà illustrato al Copasir dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini non ci saranno i carri armati e nemmeno i droni, ma non mancano armi pesanti come gli obici da 155/39 FH70. Si tratta di "cannoni dotati di un motore che permette riposizionamenti e piccoli spostamenti e che hanno una gittata di più di 20 chilometri", spiega il Corriere che elenca, in parte, quanto dovrebbe essere contenuto nel decreto nonostante il segreto posto dal governo sulla lista.

 

Secondo quanto risulta invieremo a Kiev i blindati leggeri Lince che hanno caratterizzato l'intervento italiano in Afghanistan, armi "controcarro, sistemi di difesa aerea a cortissimo raggio, sistemi missilistici terra aria spalleggiabili, mortai", "munizionamento di artiglieria, sistemi di comunicazione, dispositivi di protezione individuali e kit di sopravvivenza", e ancora "sistemi elettronici disturbatori anti droni, disturbatori di radar, sistemi elettronici di intercettazione di comunicazione e di frequenze radar". 

 

Corposo anche l'invio di soldati al confine: 350 militari saranno mandati in Ungheria, dove potremmo avere il comando delle truppe della Nato, e 250 in Bulgaria.

Sui decreti c'è anche la firma del ministro grillino Luigi Di Maio ma a quanto pare questa volta il Movimento 5 Stelle potrebbe mettere i bastoni nelle ruote al governo di Mario Draghi. Il casus belli che rischia di creare qualche guaio alla maggioranza è proprio la lista delle armi e in particolare gli obici di cui sopra, armi tutt'altro che difensive come vorrebbe il leader del Movimento 5 stelle.

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