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No armi all'Ucraina, Matteo Renzi insulta i Cinque Stelle: "Voltagabbana ambulanti". La cannonata a Conte

Christian Campigli
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Non si sono mai piaciuti. Sin da quel primo incontro nel 2014, con Grillo, diffuso in diretta streaming a tutta la rete. Una diffidenza reciproca, diventata più intensa o leggermente più soffusa a seconda dei momenti. E della convenienza reciproca. Ma che tra Matteo Renzi e i Cinque Stelle non vi sia mai stato amore non è certo una novità. Fanno discutere, al contrario, le parole odierne del nativo di Rignano, che sembrano voler stanare i grillini proprio in concomitanza con i dubbi sollevati da Giuseppe Conte sull’invio delle armi in Ucraina. Portarli ad un bivio, ad una decisione. Col sogno, nemmeno troppo nascosto, di vederli rompere l’alleanza col Partito Democratico. Giudizi tranchant sulla politica di Di Maio e soci e, al contrario, apprezzamenti convinti al governo Draghi. Un esecutivo del quale il leader di Italia Viva si considera una sorta di padre putativo. “I 5 stelle sono dei voltagabbana ambulanti, non hanno nessun obiettivo se non quello di arrivare al 2023. Sono abbarbicati alla poltrona, la crisi di governo la fanno solo quando che è finita la legislatura, perché prima hanno talmente tanta paura di andare a casa che prima di farla si convertono come hanno fatto su tutto”.

Parole che lasciano poco all’immaginazione quelle pronunciate dall’ex segretario del Partito Democratico, a margine dell'evento romano la Geopolitica del cibo. “Erano contro Tap, Tav, olimpiadi, Europa. Lasciamoli fare, non ci credono nemmeno loro alle cose che dicono. Quando Conte dice, basta armi, bisognerebbe chiedergli ma era un tuo omonimo quello che ha fatto il Presidente del Consiglio, aumentando l'export di armi, o eri tu?", prosegue Renzi, rivolgendosi ai giornalisti presenti all’iniziativa.

Infine un giudizio dell’ex sindaco di Firenze sull’operato dell’attuale esecutivo. “Sono soddisfatto del governo Draghi, tutti vorremmo avere di più, ma se penso che fino a un anno fa potevamo essere nelle mani di Conte e Ciampolillo mi alzo la mattina tirando un bel sospiro di sollievo, e dico l'Italia è salva”.

 

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