la ciclovia
A Legambiente show di Enrico Giovannini, il ministro sbagliato. Vittorio Colao e la passione per le bici
«Avete scelto il ministro sbagliato, dovevate invitare Vittorio Colao», dice con aria sorniona Enrico Giovannini, titolare del dicastero Mims, quello delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili. Tutto avviene nella sede di Legambiente, per presentare «Appennino bike tour. La ciclovia dell’Appennino», un progetto che vede protagonisti il sodalizio ecologista con il presidente Stefano Ciafani, il direttore commerciale del gruppo Colussi Massimo Crippa (per la collaborazione di Misura, anche per la app CicloAPPennino), e oltre a Giovannini vede presente il sottosegretario all’Istruzione Barbara Floridia. Giovannini scherza: «Io in tema di bicicletta sono un ministro a chilometro zero, non la uso. Ne avevo una ma mi è stata rubata durante l’austerity, nel 1973, e da allora non ne ho più presa una. E poi abito fuori Roma, per me sarebbe difficile utilizzarla per venire in centro», discettando su altri ministri che la inforcano per farsi immortalare dalle telecamere.
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Ovviamente, uno su tutti è Colao, «appassionato come pochi altri delle due ruote», e che vanta modelli fuoriserie che valgono più di una Rolls Royce. E Giovannini continua lo show: «Ho visto delle belle immagini di ciclovie, e riflettevo che nel mio ministero, nei corridoi, ci sono solo fotografie di ponti e viadotti: bisogna introdurre nel palazzo le foto di queste infrastrutture verdi, per appenderle insieme alle grandi opere», con Ciafani entusiasta che coglie la palla al balzo per offrire una serie di vedute di strade dedicate alle due ruote. Però c’è anche Floridia, pentastellata, che giustamente merita la sua parte: il percorso ciclistico prevede la partenza dalla Liguria e l’arrivo in Sicilia, terra che ha dato i natali al sottosegretario, messinese. Il cronista non può fare a meno di chiedere se, con l’occasione, alla tappa inaugurale parteciperà il leader del movimento, Beppe Grillo: «Buona idea, lo diciamo a Beppe», risponde senza esitare. Alla fine, Floridia se ne va in taxi, mentre Giovannini monta su una vecchia Passat diesel, blindata, per tornare al ministero. Una vettura che alcuni ecologisti guardano con disagio, altri con raccapriccio.