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Ucraina, Giuseppe Conte agita la maggioranza su guerra e armi. Palazzo Chigi lo stronca: "Richiesta isolata"

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Gli sviluppi della guerra in Ucraina continuano a tenere alta la tensione tra il Governo e la maggioranza. È in particolare il leader M5S, Giuseppe Conte, a insistere: se il presidente del Consiglio Mario Draghi non riferisse in Parlamento prima del viaggio negli Stati Uniti “sarei molto deluso, perché servirebbe anche a lui per avere un mandato più forte”. E i tempi ci sono, secondo l’ex premier: “Il Parlamento può riunirsi anche di domenica, lo ha fatto con me in pandemia e può farlo ora in tempo di guerra”.

Ma fonti di Governo fanno sapere che la richiesta di Conte è “isolata” (neppure il leader della Lega Matteo Salvini avrebbe avanzato una proposta analoga durante l'incontro a palazzo Chigi) e non ci sono “i tempi tecnici”, mentre il ministro della Difesa Lorenzo Guerini taglia corto: “Il mandato c’è già”.

La questione riguarda sempre le armi. "Non credo assolutamente che la nostra posizione debba contemplare armi sempre più letali e sempre più pesanti. Qualcuno sorrideva sulla distinzione tra armi offensive e difensive ma vedo che anche il ministro Guerini ieri ha ragionato in una logica di armi difensive, come Macron e altri”, ribadisce Conte, annunciando la proposta di un voto di indirizzo del Parlamento a Draghi. Sarà una mozione? "Lo strumento migliore saranno i parlamentari a valutarlo, ma sicuramente dopo settanta giorni di guerra è giusto che il governo possa ragguagliare sull'evoluzione del conflitto”, così come "è giusto e legittimo che il Parlamento possa esprimersi con una nota di indirizzo".

Ma la richiesta sembra destinata a cadere nel vuoto. Non ci sono i "tempi tecnici" per un eventuale informativa del premier Draghi in Parlamento prima del suo viaggio in Usa per incontrare il presidente Joe Biden. Spiegano fonti di governo, sottolineando che “ci sarà modo di spiegare e raccontare l'esito di questo viaggio al ritorno, visto che è stato già fissato per 19 maggio il Question Time e a fine maggio ci saranno anche le comunicazioni in vista del Consiglio Ue". Per chiudere la questione, il ministro Guerini fa notare che "l'Italia sta svolgendo un ruolo insieme a tutta la comunità internazionale sulla base del mandato del Parlamento, che è quello che prevede, tra le altre cose, di sostenere l'Ucraina con l'invio di materiale militare per consentire a quel Paese di difendersi. È quello che stiamo facendo e che continueremo a fare". Draghi quindi continua a preparare la missione a Washington, e tra Palazzo Chigi e la Casa Bianca si mettono a punto i contenuti del vertice. Nel corso dell’incontro con Biden i due "riaffermeranno le storiche relazioni bilaterali fra Usa e Italia, discuteranno degli aiuti economici al popolo ucraino e dei costi da imporre alla Russia per la sua aggressione non provocata", dice la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, nel corso di un briefing dall'Air Force One.

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