Dl Aiuti, Mario Draghi annuncia il bonus di 200 euro per i redditi sotto i 35 mila euro
Bonus di 200 euro per i redditi fino a 35 mila euro. Lo ha annunciato Mario Draghi nel corso della presentazione del Dl Aiuti appena approvato dal Consiglio dei Ministri. «Approviamo un importante provvedimento di sostegno ai redditi di 28 milioni di italiani tra pensionati, lavoratori dipendenti e autonomi con un reddito fino a 35mila euro con un bonus uguale per tutti di 200 euro - così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa dopo il via libera in Cdm del dl Aiuti - I provvedimenti di oggi valgono 14 miliardi, che si aggiungono ai circa 15,5 miliardi dei precedenti, quindi siamo a un totale di circa 30 miliardi già spesi, ovvero circa 2 punti percentuali del Pil. E vorrei far notare che lo abbiamo fatto senza ricorrere a scostamenti di bilancio».
Poi il premier fa il punto sulla fase economica che sta attraversando l'Italia. «L’economia attualmente attraversa una fase di rallentamento, nel senso che nel primo trimestre ha registrato un -0,2%. Parliamo non di una recessione ma di un rallentamento». «L’obiettivo principale è difendere il poter di acquisito delle famiglie e la capacità produttiva delle imprese».
Il governo cerca di intervenire nei settori più in difficoltà. «Il governo trova il suo senso nella protezione delle famiglie e delle imprese ed è pronto a tutti gli interventi che dovessero essere necessari nel caso di peggioramento della congiuntura - ha detto Draghi - C'è un clima di grande incertezza, ma il Governo è determinato e fa il possibile per dare un senso di vicinanza agli italiani. Il decreto legge aiuti difende il potere di acquisto delle famiglie, soprattutto le più deboli e più povere».
Il provvedimento rafforza ulteriormente l’azione dell’esecutivo finalizzata a contrastare gli effetti della crisi politica e militare in Ucraina, potenziando strumenti a disposizione e creandone di nuovi, con particolare riguardo ai seguenti ambiti:
1. energia, con misure per ridurne il costo, semplificare ulteriormente i procedimenti autorizzatori per la realizzazione di nuovi impianti e potenziare la produzione energetica nazionale;
2. imprese, con misure per assicurare liquidità alle imprese colpite dalla crisi ucraina, fronteggiare il rincaro delle materie prime e dei materiali da costruzione, assicurare produttività e attrazione degli investimenti;
3. lavoro, politiche sociali e servizi ai cittadini, con misure per lavoratori e pensionati contro l’inflazione, nonchè per il personale, il trasporto pubblico locale, le locazioni, i servizi digitali;
4. enti territoriali, con misure per sostenere Regioni, province e comuni e potenziare gli investimenti;
5. accoglienza e supporto economico, con misure sia a beneficio delle persone in fuga e accolte in Italia, sia in favore del Governo ucraino.