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Green pass e conservatori al governo, Giorgia Meloni attacca i sindacati

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Nell’intervento conclusivo della conferenza programmatica di Fratelli d'Italia a Milano, Giorgia Meloni ha parlato del concerto organizzato da Fratelli d’Italia, "alternativo" rispetto al concertone del Primo maggio «organizzato da sindacati che non sempre difendono il lavoro ma difendono soprattutto i propri iscritti». Poi la leader di FdI ha parlato delle prospettive del centrodestra al governo: «Per essere un navigatore devi studiare. Abbiamo riempito la cambusa, scelto l’equipaggio e gonfiato le vele con le nostre idee e siamo pronti a salpare. È il nuovo viaggio che porterà le idee dei conservatori al governo di questa nazione. Certo, non è un’impresa facile. Ci vuole coraggio ed essere un po' visionari. Viviamo in un periodo in cui i politici cavalcano le onde, si fanno dominare dagli eventi e cercano di trarne il beneficio maggiore. Siamo in una tempesta e l’onda non si cavalca. Gli altri sono surfisti noi siamo navigatori: il surfista si fa dominare, il navigatore vuole dominare l’oceano e puoi farlo solo se conosci la tua posizione e avere una rotta. Per essere un navigatore devi studiare». 

 

 

 

 

 

Inevitabile anche il riferimento al cambio di regole sul green pass in concomitanza col Primo Maggio. «Il green pass va abolito perché non moriremo cinesi e non vogliamo morire cinesi...». Poi il lungo "j’accuse" contro la stampa che ha cercato, a suo avviso, di dipingere Fratelli d’Italia come una «destra cupa». L’invettiva dal palco è partita dal racconto di un aneddoto: un giornalista avrebbe chiesto a un delegato con t-shirt nera se fosse un «omaggio alle camicie nere». «E cosa gli rispondi?», ha obiettato Meloni, gesticolando sul palco. «Ma vi rendete conto di quanto siete lunari, che vi rendete ridicoli? Lo dico anche per voi per la vostra professionalità: rifiutatevi», ha detto rivolta alla stampa. «Mentre voi fate le riunioni di redazione per cercare una scusa per raccontare quello che qui avete visto. Fatevene una ragione: il vostro racconto non passa. Voi cercavate di chiuderci in un recinto e non vi siete accorti che noi costruivano un grande partito che di recinti non ne ha. Voi sognavate una destra cupa ma noi siamo una destra seria», ha continuato. «E non lo sopportate perché questa destra al vertice ha una donna», ha sostenuto. «Continuate a raccontare le vostre favolette e noi intanto facciamo la storia», ha concluso.

 

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