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Centrodestra, Giorgia Meloni fa infuriare pure Forza Italia. Le accuse di Tajani: "Chi è leader"

Daniele Di Mario
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Il leader è chi porta il centrodestra alla vittoria. E la Meloni, prima di guardare la pagliuzza negli occhi degli alleati, guardi la trave nei propri. Il giorno dopo le parole della leader di Fratelli d'Italia che, presentando la conferenza programmatica del prossimo fine settimana a Milano, aveva attaccato gli alleati («Volete battere la sinistra o FdI? Non vedo Salvini dalla rielezione di Mattarella al Quirinale», le sue parole), e l'invito della Lega ad abbassare i toni e ad evitare polemiche sterili, arriva anche, puntuale, l'altolà di Forza Italia. Con tanti di citazione evangelica.

«Berlusconi è stato l'unico leader di centrodestra che ha fatto vincere la coalizione non guardano ai propri interessi. Noi cerchiamo di andare avanti per la nostra strada, senza fare polemiche, senza guardare la pagliuzza negli occhi degli altri», spiega il vicepresidente e coordinatore nazionale del partito Antonio Tajani, che aggiunge: «Noi vogliamo vincere come centrodestra. Si è leader di una coalizione non tanto per prendere voti per il proprio partito, ma se si è in grado di far vincere la coalizione. Senza Forza Italia non si vince e chi guarda la pagliuzza negli occhi degli altri, deve vedere se c'è la trave negli occhi propri».

FI accusa insomma la Meloni di pensare molto al proprio tornaconto personale e poco al bene della coalizione. Tornando al centrodestra, Tajani, infatti, spiega: «A poco serve che una lista prenda tanti voti se poi non si vince, i voti si contano ma soprattutto si pesano. Sulla leadership andrebbe considerato questo. Le elezioni si vincono al centro anche per la scelta dei candidati».

«FI è il partito che ha creato il centrodestra e lo alimenta, con il proprio contributo di idee, valori e di iniziative da più di 25 anni», rivendica, dal canto suo, la vicecapogruppo al Senato Licia Ronzulli. «Berlusconi ha costruito l'armonia con generosità ed equilibrio, badando sempre all'interesse generale e mai a quello del suo partito», aggiunge la fedelissima del Cav. «FI non vuole certo danneggiare un alleato, anzi. Chi lo ipotizza danneggia la coalizione e un centrodestra diviso e litigioso è perdente e non serve a nessuno: non interessa a noi e soprattutto non è utile per risolvere i problemi agli italiani. I diktat e le imposizioni non aiutano», insiste Ronzulli. «Per questa ragione è auspicabile che, invece di alimentare schermaglie su chi farebbe o meno il bene della coalizione, si apra finalmente una nuova stagione di collaborazione e condivisione come sono state le precedenti».

Quanto a FI, Tajani annuncia che i prossimi 20 e 21 maggio il partito organizzerà una nuova convention nazionale dopo quella di Roma all'hotel Parco dei Principi. Stavoltà sarà a Napoli, dove parteciperà nuovamente in presenza anche Silvio Berlusconi, «con l'obiettivo di dimostrare che Forza Italia unisce il Nord e il Sud, con una visione diversa, con il Mezzogiorno che non deve andare più con il cappello in mano al nord, ma deve rappresentare una realtà indispensabile». «Ci saranno tanti ospiti - dice Tajani - ci sarà una dimostrazione di forza, di presenza, di credibilità e di serietà. Ascolteremo, ma faremo anche le nostre proposte».

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