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Forza Italia, Silvio Berlusconi parte e si riprende la scena: con la foto sul treno spiega tutto

Pietro De Leo
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C'è Antonio Tajani, il coordinatore nazionale che, a sera, mette in chiaro i punti d'agenda: «Giustizia e fisco sono due questioni sulle quali noi non possiamo fare marcia indietro, perché rappresentano l'essenza della nostra azione politica», facendo capire che il braccio di ferro in vista dell'incontro con Draghi della prossima settimana c'è, e vero, e Forza Italia non molla di un millimetro. Ci sono i capi dipartimento, che si alternano sul palco coordinati dal responsabile Alessandro Cattaneo, che dà il ritmo del pomeriggio: «Noi siamo quelli che ancora vedono la politica come servizio e non come una professione».

E via, l'uno dopo l'altro, i responsabili di ogni area. Definire una visione del mondo in sei, sette minuti è arduo assai, ma comunque deve esserci spazio per tutti e l'obiettivo di questa «L'Italia del futuro», due giorni azzurra al Parco dei Principia Roma, è dimostrare agonismo, vitalità e partecipazione nei mesi caldi che si stendono verso le amministrative, le regionali in Sicilia e soprattutto le politiche del prossimo anno. E poi ci sono le categorie, da Confedilizia a Confapi, passando per Confagricoltura, i sindacalisti Bombardieri e Capone. A riprova di un dialogo allacciato con «la trincea del lavoro», espressione mantra di Silvio Berlusconi.

Già, il leader. Una foto postata sui social che lo ritrae sorridente in treno, intento a dar su di evidenziatore sul testo dell'intervento, è la controprova, arrivata nel pomeriggio di ieri, che stasera ci sarà, intervento programmato alle 17:30, a chiudere. Dopo una lunga giornata che vedrà una sessione mattutina (in programmai ministri azzurri e non è un passaggio di poco conto, considerando i rapporti in corso trapartito e governo) e pomeridiana con il Segretario del Ppe, i capigruppo azzurri alle Camere e Antonio Tajani.

La chiusura, dunque è del leader. Con un ritorno in campo sostanziale, in presenza, dopo ben tre anni. L'ultimo suo intervento dal vivo risaliva infatti all'ottobre 2019, con Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Giovanni Toti sul palco di Piazza San Giovanni. Un mondo fa, con il governo Conte 2 che disegnava plastic tax, sugar tax e smontava i decreti sicurezza. Da lì in poi, con l'ondata del covid e inciampi di salute seri e meno seri, solo webinar e collegamenti telefonici.

Oggi, dunque, il ritorno. Nella massima attenzione per quel che dirà, l'ex presidente del Consiglio. Soprattutto su due temi. Il primo è senz'altro il rapporto con il governo. I punti sul tavolo sono fondanti per la storia di Forza Italia e l'impegno stesso di Berlusconi. Da un lato, le tasse, con il rischio aggravio fiscale sulla casa attraverso la riforma del catasto. Tema qualificante, da sempre, per gli azzurri, e di estrema sensibilità per gli italiani, basti ricordare che Berlusconi, nel 2006, guadagnò quote di rimonta su Romano Prodi proprio promettendo l'abolizione dell'Ici sulla prima abitazione, cosa che poi fece nel primo consiglio dei ministri del 2008.

E poi c'è il tema giustizia, con una riforma su cui Forza Italia punta a portare a casa alcuni punti: lo stop alle porte girevoli, un sistema elettorale peril Csm che stronchi il monopolio delle correnti, la separazione delle funzioni. Temi su cui Berlusconi ha affermato la perentorietà anche in una recentetelefonataconMarioDraghi. E poi c'è il tema della coalizione.

La foto di Piazza San Giovanni, al momento, non c'è più. Berlusconi continua una particolare sinergia con Matteo Salvini, anche perché condivide con la Lega l'esperienza al governo di unità nazionale. Con Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia il confronto non è facile e poi c'è sempre l'incognita centrista. Anche questo è un tema su cui l'auditorio si attende molto. Così come sulla questione internazionale. L'uomo che volle il vertice di Pratica di Mare, punto più alto dell'abbassamento di tensione tra Nato e Russia oggi si trova ad assistere agli effetti peggio dell'abbandono di quella strada. 

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