semplificazione
Ritorna il Cashback, ma niente più scontrini e ricevute: il rimborso sarà immediato
Ritorna il Cashback. Ci vorrà ancora tempo ma il governo sta mettendo a punto il sistema che consentirà di ottenere subito i rimborsi delle spese sostenute nella misura delle detrazioni previste. Non saranno comprese, dunque, tutte le transazioni effettuate con carta di credito o bancomat, con un tetto per avere il bonus, come accaduto fino all’anno scorso, ma il nuovo sistema permetterà agli italiani di non doversi tenere a lungo scontrini e ricevute da scaricare nella dichiarazione dei redditi.
Ad esempio, chi avrà sostenuto la spesa per una visita medica potrà ottenere subito il 19% della somma pagata. I tempi si annunciano ancora lunghi, visto che il Cashback è previsto nella delega fiscale che deve ancora arrivare al Senato, poi ci saranno i decreti legislativi. Ma il governo ha intenzione di andare avanti. «In questo modo - spiega la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, all’AGI - i contribuenti avranno davvero il diritto a ottenere quello che gli spetta in maniera semplice. E poi è un modo per continuare a utilizzare quello che abbiamo costruito sul piano digitale sul Fisco».
Leggi anche: Mario Draghi e le monetine, il doppio messaggio a Conte e Letta: alla faccia del cashless
Si partirà subito con una sperimentazione sulle spese sanitarie, poi il Cashback sarà esteso a tutte le altre. La misura, proposta dal M5s, avrà così nuova vita dopo essere stata sospesa dal governo Draghi. Per molti mesi è stata al centro delle polemiche, bocciata da quasi tutti i partiti, considerata una spesa eccessiva e inutile sia per incrementare l’uso di carte di credito e bancomat sia per sostenere le famiglie. Ma ora, ne è sicuro il governo, incentiverà gli italiani anche ad avere lo Spid, cioè il sistema pubblico di identità digitale che consente di accedere online a molti servizi della pubblica amministrazione.