scenari di governo
L’Aria che Tira, Maria Giovanna Maglie a sorpresa: “Bravo Giuseppe Conte”. L’errore madornale della Lega
La nuova elezione di Giuseppe Conte alla guida del M5S e l’aria pesante interna al governo sulla questione armi tengono banco nel corso della puntata del 29 marzo de L’Aria che Tira, talk show del mattino di La7 condotto da Myrta Merlino. Ad analizzare gli scenari politici italiani è la giornalista Maria Giovanna Maglie: “Ritengo che Conte e il Movimento 5 Stelle facciano bene a parlare secondo le indicazioni del loro elettorato. Siccome si vota per le amministrative e tra un filo di tempo per le politiche, ha cercato di recuperare elettorato seguendone la sensibilità. Questo non vuol dire assecondare gli istinti più bassi, ma vuol dire tornare ad avere un contatto con il proprio elettorato, e lo dico da persona non pacifista e convinta che l’articolo 11 della Costituzione non sia giusto. Sto parlando in maniera oggettiva e non soggettiva”.
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La giornalista salta all’argomento Lega, ormai stabilmente dietro a Fratelli d’Italia e Partito Democratico nei sondaggi: “La Lega abbia pagato e stia pagando carissimo il non aver dato alcun appoggio, non tanto ai no-vax quanto ai no-green pass e l'essersi accodata totalmente alle volontà di governo. Rispetto alla guerra qual è la sensibilità degli italiani? Rispetto al dovere della democrazia e della sicurezza, quale sensibilità c’è nel popolo italiano? Questo è il punto, vogliamo parlarne?. Altrimenti parliamo di una narrazione della guerra che assomiglia a quella del Covid, in cui i media e la politica fanno un loro dovere, che non possiamo tacere, che la maggior parte del popolo italiano, indipendentemente dagli schieramenti politici, non riesce a capire le ragioni di questa guerra. E io sono a favore dell’Alleanza Atlantica, degli aiuti e dico anzi che è stato fatto troppo poco”.
La Maglie va avanti come un fiume in piena e continua a parlare nonostante un timido tentativo della Merlino di riprendersi la parola: “Sono anni e anni che si discute del portare al 2% del Pil i contributi alla Nato per le spese della difesa nazionale. Ha cominciato Obama a chiamarci viaggiatori portoghesi, cioè non pagano il biglietto, ospiti non paganti. È una vecchia storia, ora siamo qui a piangere sul latte versato”.