la consacrazione
Silvio Berlusconi, il vero matrimonio è tra il Cav e Matteo Salvini: "Unico leader italiano"
A Villa Gernetto si festeggia il «non matrimonio» tra Silvio Berlusconi e Marta Fascina, un'unione che va avanti da anni ma che trova a Lesmo la «benedizione» di parenti e amici del Cav. Ma, nella stessa occasione, si festeggiano anche le vere nozze politiche tra il leader di Forza Italia e Matteo Salvini, invitato al party di fidanzamento e investito da Berlusconi della leadership del centrodestra. Silvio, insomma, si sposa per finta con Marta ma per davvero con il segretario leghista, nei cui confronti spende davanti agli invitati parole importanti.
«Allora signori, questo è Matteo Salvini, l'unico vero leader che c'è in Italia», dice durante la festa a Villa Gernetto. Nel video pubblicato sul sito del Corriere della Sera si vede il Cav accanto a Marta Fascina, in abito da sposa bianco, e davanti a loro la torta nuziale a tre piani. Berlusconi, dopo aver chiamato accanto a sé il segretario della Lega per le foto di rito, aggiunge: «Lui è sincero, per questo lo ammiro e gli voglio molto bene. È una persona sincera». Poi Berlusconi ribadisce: «Salvini è un grande amico, un grande leader, una persona onesta e leale ed è per questo che gli voglio bene».
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Parole che non possono ovviamente che fare piacere a Salvini, che, all'indomani del party, è visibilmente contento e, riferendosi a Berlusconi, dice ad Affaritaliani.it: «Lo ringrazio per l'amicizia, la stima e la fiducia, in un momento così difficile solo una squadra unita, compatta e preparata può aiutare gli Italiani a risollevarsi, puntando sulle libertà economiche e sociali, sul taglio delle tasse e sulla pace fiscale, su una giustizia giusta e su un lavoro sicuro e ben pagato per tanti». Le parole del Cav nei confronti di Salvini scatenano ovviamente i retroscenisti. C'è chi, anche all'interno di Lega e Forza Italia, le interpreta come un rilancio del progetto di federazione di centrodestra sul modello del Partito Repubblicano Usa; altri come un rinnovato asse del centrodestra di governo anche per fermare derive neocentriste degli altri satelliti della coalizione.
Di certo le parole di Berlusconi sul leader leghista finiscono per fare ancora più rumore perché non contemplano Fratelli d'Italia. Giorgia Meloni alla festa per celebrare l'unione del leader di FI con la Fascina non era presente. Una circostanza, comunque, che non vuol dire nulla, come sottolinea il vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani, che, sulla presenza del segretario di via Bellerio a Lesmo, spiega: «Salvini era invitato alla festa di sabato a Villa Gernetto come amico e non come leader politico».
Una circostanza che conferma in ogni caso il fortissimo legame tra l'ex premier e Salvini. Quanto alle parole del Cav nei confronti dell'ex ministro dell'Interno, ancora Tajani spiega: «Quella di Berlusconi verso Salvini era un attestazione di amicizia, non c'era nulla di politico». Da Fratelli d'Italia nessun commento. In ogni caso, già oggi si avrà una nuova prova dei reali rapporti tra i partiti del centrodestra, uscito dilaniato a livello parlamentare dalla rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale.
In Aula alla Camera approda infatti oggi la riforma sul presidenzialismo presentata da FdI, con prima firmataria Giorgia Meloni. In commissione Affari Costituzionali di Montecitorio il testo non è passato per 21 voti a 19, nonostante il centrodestra abbia votato compatto. Decisive le assenze di due deputati di Lega (Cristian Invernizzi) e Forza Italia (Annagrazia Calabria). Defezioni che i due partiti non hanno provveduto a sostituire, contribuendo così a far bocciare la riforma e provocando le ire della Meloni e di tutto lo stato maggiore FdI. Invernizzi si è giustificando spiegando che era in missione. Ma a maggior ragione poteva essere sostituito, in quanto la sua assenza era prevista. La Calabria invece - ha spiegato FI - ha avuto un problema improvviso. Oggi in Aula il centrodestra è chiamato a rimediare.