flussi continui
Il pasticcio del governo Draghi sul commissario straordinario per la gestione dei profughi dall’Ucraina
«Il governo è orientato a nominare un commissario straordinario per la gestione dell’accoglienza». Questo quanto rivelavano questa mattina fonti di Palazzo Chigi al termine della riunione per discutere delle nuove misure per l’accoglienza e l’assistenza dei cittadini in arrivo dall’Ucraina che l’esecutivo intende varare. Alla riunione, coordinata dal sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli e a cui ha preso parte anche il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, erano presenti i ministri dell’Interno Luciana Larmogese, dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco, del Lavoro Andrea Orlando.
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Qualche ora dopo c’è stata però una retromarcia da parte dell’esecutivo guidato da Mario Draghi. «L’ipotesi di nominare un commissario straordinario per la gestione dell’accoglienza dei profughi ucraini è stata superata», la precisazione Palazzo Chigi, dopo aver diffuso in mattina la notizia circa l’orientamento del governo di designare una figura ad hoc per l’accoglienza. Non vengono chiariti i motivi che in poco tempo hanno portato a cassare il nuovo ruolo per gestire i flussi dopo l’invasione della Russia in Ucraina.