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Il peggio verrà dopo la tregua, Minzolini doccia fredda sull'Ucraina

Federica Pascale
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Si torna a parlare di “nazismo” in relazione alla guerra russo ucraina in corso, e a farlo per primo è proprio Vladimir Putin che ha definito “neonazisti” gli ucraini al comando nel Paese. “La situazione è estremamente complessa – commenta Augusto Minzolini – Quest’idea di riunire tutti i popoli russi un po’ ricorda il pangermanesimo che era alla base della logica di Hitler.” Il direttore de Il Giornale è ospite di Barbara Palombelli durante la puntata di martedì 8 marzo di Stasera Italia, il talk politico in onda su Rete4, per commentare le notizie che arrivano dal fronte e provare a offrire ai telespettatori un quadro più chiaro di ciò che avverrà nei prossimi giorni.

 

 

 

“Capisco che noi abbiamo rimosso e vorremmo allontanare quello spettro, però è anche vero che molti dei discorsi che vengono fatti da Putin ricordano” proprio il nazismo, afferma Minzolini, che si lancia anche in una previsione agghiacciante: “Io non mi fido molto di questa tregua, credo che serva soltanto a tirar via i civili ma poi probabilmente avremo una fase ancora più cruenta.” Tutto il mondo si chiede quale sia realmente il piano del presidente russo, dove vuole arrivare e cosa vuole ottenere. “Per tentare un'operazione del genere – sottolinea il direttore - probabilmente si sarebbe potuta trovare un'altra strada. Poteva anche limitare l'occupazione, non gli sarebbe costato nulla e avrebbe sicuramente provocato meno danni. Invece così pare che voglia l’intera Ucraina.” “Spero che questo qui sia un avvertimento all'Europa, che cominci a ragionare, già nelle sanzioni e nei provvedimenti da prendere, come un soggetto unico, perché è chiaro che da situazioni del genere un'Europa divisa non ne esce e ha tutto da rimetterci” conclude.

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