a sostegno dell’Ucraina
Mezz’ora in più, “inglesi furbi con le sanzioni alla Russia”. Carlo Bonomi si infuria: rischio boomerang per l’Italia
“Contro la Russia sanzioni dure ma compatibili perché rischiano di essere un boomerang”. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è stato intervistato da Lucia Annunziata nel corso della puntata del 6 marzo di Mezz’ora in Più su Rai3 ed il primo tema affrontato è quello della guerra in Ucraina: “Sulle sanzioni tutti giochino la stessa partita o avremo problemi. L’Italia ha messo in atto 490 interventi, la Svizzera 371, il Canada 417, l’Australia 403 e l’Inghilterra invece 16. Credo che tutti sappiamo come il Regno Unito sia la residenza di molti oligarchi russi, o giochiamo la stessa partita o sarà difficile giustificare alle nostre imprese che in Russia investono 11 miliardi di euro che devono accettare questo pacchetto di sanzioni quando qualcun altro non gioca la stessa partita. Le sanzioni che giustamente l’occidente ha messe in campo sono sanzioni molto pesanti mai realizzate prima nel corso della storia ma - sottolinea Bonomi - che hanno tenuto fuori il tema dell’energia perché è un tema delicato per tutti. Sanzioni che rischiamo di essere un boomerang e che determinano una incongruenza. Noi abbiamo bloccato gli stock di riserve della banca centrale russa ma non il flusso. Per questo a maggior ragione, dobbiamo modificare il nostro mix energetico”.
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“La Russia - prosegue il numero uno degli industriali italiani nello studio dell’Annunziata - ha invaso un paese democratico e noi dobbiamo sostenere l’Ucraina. Poi il fronte della diplomazia si è mosso e si muoverà ancora, lo stesso Stato del Vaticano si è mosso perché tutti noi vogliamo la pace. L’imprenditore fa delle scelte economiche, non politiche. C’è stato un periodo in cui ci sono state forti relazioni con il nostro paese e la Russia, agevolazioni e spinte per andare a investire in Russia e quindi il sistema economico si è indirizzato verso quell’area. Ma nel merito la Russia ha invaso l’Ucriana. E questo non si può perdonare come non si può perdonare la non creazione di corridoi umanitari… Civili inermi costretti a restare sotto le bombe. Abbiamo una necessità fondamentale di raggiungere l’indipendenza energetica, noi e l’Europa. Bisognerebbe avere il coraggio di dire, dobbiamo cambiare alcuni investimenti energetici, nelle industrie della difesa, nella ricerca e nella tecnologia, e il Pnrr dovrebbe essere modificato, riscritto e allungato nella sua estensione temporanea, servirebbe a tutta l’Ue”.
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Si passa poi ad un giudizio sul lavoro del governo guidato da Mario Draghi: “I nostri giudizi sono sempre sul merito. Il presidente Draghi è una personalità tale da riportarti a livelli internazionali ed è un presidente competente che sa cosa deve essere fatto. È un presidente che ci deve consentire di fare quelle riforme di cui questo Paese ha necessità. Ed è nostro dovere dargli tutto il supporto. Ma questo non ha impedito di dire che alcune cose della legge di bilancio non ci piacevano, questo è entrare nel merito delle cose”.