Da Salvini missione umanitaria per salvare vite in Ucraina
La pece in Ucraina non è appannaggio di una sola parte politica. "È un obiettivo di tutti o solo la sinistra può parlarne e Salvini no? C’è una demagogia intollerabile sul tema, con il leader della Lega che sembra quasi doversi scusare per la sua ostinazione sulla strada del dialogo e non delle armi" scrive Francesco Storace sul sito 7Colli.
Giovedì 4 marzo Salvini ha dichiarato: “Non ho paura di mettermi a disposizione in nome della pace per scongiurare una guerra devastante e planetaria”, e ha annunciato: "Voglio fare qualcosa che aiuti: sono in contatto con diverse realtà per portare in Italia decine di bambini, vedove, orfani. Sto interloquendo con il premier polacco e l’ambasciatore italiano in Polonia. Se tutto è tranquillo e confermato, la prossima settimana penso di essere lì con tutte le cautele del caso”.
Citofonata di Salvini, il giudice chiede l'archiviazione
"Salvini lo ha detto ieri a Palermo, parlando con i giornalisti a margine della sua visita al cimitero dei Rotoli" ricorda il vicedirettore del Il Tempo che cita le parole del leader del Carroccio: “Con la guerra non si scherza, non mi interessa fare passeggiate. Se riusciamo a organizzare la logistica l’obiettivo è riportare in Italia bimbi, donne, e famiglie. Mi dispiace che qualcuno ironizzi. Se Salvini chiede la pace non va bene, evidentemente per qualcuno c’è una pace più pace e una guerra meno guerra, sono distinzioni che non mi appartengono”, ha aggiunto il leader della Lega, sottolineando che “chiunque lanciasse una marcia per la pace, di qualunque idea politica, etnia o religione, avrebbe il mio sostegno. Sentire invece, da sinistra, qualcuno dire ’la pace di Salvini no’ è una follia”.
Video su questo argomentoUcraina, Salvini "Draghi sia in prima linea per il cessate il fuoco"
"Quanto all’invio di armi da parte dell’Italia, Salvini ha offerto la sua chiave di lettura - ricorda Storace - 'Abbiamo partecipato a una scelta comune della comunità internazionale ed era giusto farlo. Se poi mi chiedete se sono le armi la soluzione per evitare la guerra, evidentemente la risposta è no. Preferisco la diplomazia e, per chi crede, la preghiera'".