Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La cattiveria di Mario Draghi sul decreto Covid. L'affondo di Gianluigi Paragone: vuole imporsi a tutti i costi

Gianluigi Paragone
  • a
  • a
  • a

Mario Draghi mette la fiducia sul decreto che prevede, tra l'altro, l'obbligo vaccinale e l'ostensione dei green pass base o rafforzato - per entrare in determinati luoghi: da quelli di lavoro alle Poste passando per alberghi, ristoranti e quant'altro. Il Governatore, in poche parole, fa capire al parlamento di che pasta sono fatti quelli che comandano. Capitano compreso, il quale già si beava dei giochetti in Commissione. Ma un conto sono i sub emendamenti nelle commissioni, altro è invece arrivare a giocare la partita sul campo centrale. In poche parole, ancora una volta si fa come dice Lui e del suo «bellissimo governo». Pertanto, un altro decreto discriminatorio, vigliacco e cattivo sarà convertito in legge. Puntura obbligatoria per gli over 50 e lasciapassare come requisito fondamentale per andare a lavorare, prendere la pensione o pagare le bollette in posta. Convertire in legge quanto sopra significa sancire ancora una volta che la libertà in Italia non è più un diritto ma una concessione. Anche in questa fase storica dove all'estero hanno già cominciato a smontare ogni tipo di limitazione. Ma qui il governo Draghi-Speranza-Salvini-Lamorgese-Cinquestelle-Letta-Brunetta tira dritto, concedendo spazi di libertà crescenti come se vivessimo in una dimensione orwelliana, distopica. Dove la segretezza vince sulla trasparenza, la Paura sulla Libertà, la Burocrazia sullo stato di diritto. Tutti sotto Controllo.

 

 

I parlamentari rumoreggiano perché di ritorno sui collegi e sul territorio non sanno più cosa dire e la Cattiveria si materializza nella repressione. Le bollette non diminuiscono perché il governo fa una conferenza stampa di annunci vari, pertanto quando arrivano vanno pagate negli importi che ben sappiamo. E se non hai il lasciapassare non te le fanno pagare, col rischio che poi arrivino le cartelle esattoriale cariche di more. È normale? Certo che no. Così come non è normale che le forze dell'ordine vadano a inseguire i cittadini che nelle piazze organizzano aperitivi «NoGreenPass»; che chiudano i bar che sponsorizzano tali iniziative con l'accusa di incitamento alla violenza; che manganellino e fermino studenti che si oppongono ai Lasciapassare; che entrino a fare i controlli nei locali a controllare i quadrati magici perché dal Viminale è arrivato quest'ordine.

 

 

La gente sta vedendo gli effetti di tanta cattiveria. E la gente sa che mentre le forze dell'ordine mostrano i muscoli con cittadini per bene, gli stessi agenti si guardano bene dall'affrontare teppisti di ogni risma che con coltelli e armi si scontrano indisturbati o taglieggiano i passanti come fossero i padroni di quelle zone. Qui dov'è il Viminale? Dove sono questori e prefetti? L'altro giorno un deputato della Lega, in stazione, mi ha detto che tanto poi gli italiani dimenticano «perché sono fatti così». Ecco, il Carroccio è passato da Prima gli Italiani a Gli Italiani dimenticano. Non sarà così: certe ferite non si scordano.

 

Dai blog