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La strigliata di Mario Draghi non è servita a nulla: il governo si spacca di nuovo sul green pass da abolire

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Inizia una nuova settimana e si spacca di nuovo la maggioranza che sostiene il governo Draghi, che la scorsa settimana si era infuriato con i partiti per il caos sul Dl Milleproroghe. Questa mattina la Lega ha tentato il colpo di mano in Commissione Affari sociali alla Camera, durante l'esame del decreto Covid, dove è stato presentato un subemendamento all'emendamento del governo, firmato dal relatore Massimiliano Panizzut, che ha chiesto l'eliminazione del green pass con lo scadere dello stato di emergenza, il 31 marzo. 

 

 

La maggioranza si è spaccata e la seduta è stata sospesa per una pausa di riflessione. Se da un lato Pd, M5s, LeU, Italia Viva e Forza Italia hanno un atteggiamento più cautelativo e vorrebbero una graduale eliminazione delle restrizioni, il Carroccio invece è tranchant e continua a fare pressing per far decadere il certificato verde. L'emendamento è stato condiviso dalle opposizioni, Fratelli d'Italia e Alternativa. Sulla vicenda è intervenuto lo stesso Panizzut: “L'emendamento è stato rimandato a dopo. Noi abbiamo dichiarato che lo avremmo votato e restiamo dell'avviso di non ritirarlo”. Alternativa punge il Carroccio: “Vediamo se la Lega mantiene il punto o si sfila. In ogni caso noi siamo compatti, la nostra posizione è questa e questa rimane”.

 

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