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Mario Draghi paga le bollette degli italiani: 5,5 miliardi contro il caro energia

Leonardo Ventura
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I soldi ci sono: otto miliardi per famiglie e imprese, destinati a mitigare gli effetti del caro energia e supportare l'automotive. E non c'è necessità di un nuovo scostamento di bilancio ma non è chiaro se lo sforzo basterà visto che i prezzi continuano salire. «Abbiamo una performance molto positiva nel 2021», spiega il ministro dell'Economia, Daniele Franco, indicando che «il livello del fabbisogno è risultato molto più basso delle attese per l'andamento dell'economia e delle entrate in generale molto positivo. Siamo convinti che emergerà un saldo tendenziale inferiore all'obiettivo e noi stiamo utilizzando questo margine».

LE RISORSE - Circa 5,5 miliardi vanno a famiglie e imprese. Gli interventi per le famiglie totalizzano 1,8 miliardi sugli oneri di sistema, 400 milioni di sull'Iva e 2,6-2,7 miliardi sul bonus sociale, per un totale di circa 4,8 miliardi. Sul lato delle imprese gli altri 1,2 miliardi degli oneri di sistema sull'elettricità e sul gas, l'intervento sulle energivore, l'ultimo intervento sulle gasivore per 2,8-9 miliardi e poi 700 milioni ripartiti fra regioni, servizi ed enti locali.

 

 

GLI ONERI - Tre miliardi vengono stanziati per bloccare gli oneri di sistema anche nel secondo trimestre, ovvero fino al 30 giugno. Con queste risorse l'Arera annullerà le aliquote «applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW» e «alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica odi ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico».

IVA GAS AL 5% - Anche nel secondo trimestre - quindi per le fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2022 il consumo del gas per uso civile e industriale avrà l'aliquota Iva del 5%.

BONUS SOCIALE ENERGIA E GAS - Per il II trimestre le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e a quelli in gravi condizioni di salute sono «rideterminate dall'Arera, al fine di minimizzare gli incrementi della spesa perla fornitura, previsti per il secondo trimestre 2022, fino a concorrenza dell'importo di 500 milioni di euro.

 

 

ENERGIVORI - Per le imprese a forte consumo di energia elettrica che hanno subito un aumento dei costi di oltre il 30% rispetto al 2019 «è riconosciuto un contributo straordinario a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, sotto forma di credito di imposta, pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel secondo trimestre 2022». Alle imprese a forte consumo di gas naturale «è riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 15% della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas, consumato nel primo trimestre solare dell'anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici».

RINNOVABILI - Si facilita al massimo l'espansione di tecnologie fotovoltaiche, prevalentemente per autoconsumo per impianti sino a 200mila Kw. Ci sarà un modulo unico. Semplificazione importante anche per altre attività rinnovabili, come per esempio il geotermico, per impianti sotto 2 megawatt, sia per uso termico che per uso di produzione elettrica».

GAS - Il piano del governo prevede di aumentare la produzione. C'è poi l'obiettivo di un'ottimizzazione generale degli stoccaggi per partire sempre minimo dal 90% di riempimento. Infine, il governo intende investire sui «biocarburanti, soprattutto quelli in purezza».

 

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