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“La pagherete, non permetteremo capriole”. Il siluro di Gianluigi Paragone a Matteo Salvini: avete tolto diritti e libertà

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Gianluigi Paragone non perdona quella parte di politica che ha sostenuto il governo di Mario Draghi. Il senatore di Italexit ha partecipato alla fiaccolata in ricordo del premio Nobel diventato idolo dei no-vax, Luc Montagnier, all’Arco della Pace di Milano e ha attaccato gli altri partiti, prendendo di mira in particolare Matteo Salvini: “Se qualcuno pensa di non pagare il prezzo di quello che hanno fatto negli ultimi mesi agli italiani, si sbagliano. Se qualcun altro pensa di fare una mini capriola per lavarsi un pochino la faccetta, e mi riferisco a Salvini, noi gli ricorderemo quello che loro hanno votato. Noi non gli consentiremo di non pagare dazio, perché quello che hanno fatto ai cittadini è una ferita dolorosa e profonda: gli hanno tolto i diritti e le libertà e stanno votando dei decreti in cui c’è la cancellazione dell’abc dei diritti”.

 

 

Erano circa 250 le persone scese in piazza per commemorare Montagnier, che hanno applaudito a più riprese Paragone: “Si arriverà al redde rationem elettorale e questa la pagheranno, perché quello che hanno fatto agli italiani è veramente troppo grave. Ci sono tantissime persone che rimangono a casa incredibilmente da persone sane. Non è possibile che delle persone sane vengano trattate come se fossero malate. Questo - ha concluso Paragone - è il paradosso dei decreti costruiti dal Conte II prima e da Draghi adesso”.

 

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