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La bomba di Bisignani: “Mario Draghi vuole scappare”. Il piano segreto di Sergio Mattarella per far governare la sinistra

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Uno sguardo a 360 gradi sulla politica italiana, con i soliti retroscena che fanno sobbalzare dalla sedia. Luigi Bisignani è stato intervistato da Affari Italiani, tracciando gli scenari futuri: “Si voterà molto prima del 2023. L’operazione Mattarella era studiata a tavolino da mesi e per la sinistra prima si vota e meglio è, visto che il centrodestra si è disintegrato. Il Pd deve passare all'incasso rapidamente. Mattarella ormai non ha più alcun motivo di gratitudine verso i 5 Stelle e il suo obiettivo è quello di far governare il centrosinistra per i prossimi dieci anni. Difficili le elezioni a giugno, ma certamente non si arriverà a scadenza naturale della legislatura anche per il PNRR nel caos e per lo spread in salita. Elezioni quindi a settembre e con l'attuale legge elettorale, dato che non si metteranno mai d'accordo per riformarla”.

 

 

Viene poi affrontato il tema del destino di Mario Draghi e quello che ha intenzione di fare in futuro: “Un prestigioso incarico internazionale: Commissione europea o Banca Mondiale. È veramente stanco di fare il premier, era abituato alla Bce e alla Banca d'Italia dove era il monarca assoluto in strutture che funzionavano e facevo ciò che voleva. Ora è un casino, sia a Palazzo Chigi sia nei ministeri. Deve solo trovare il modo per scappare e questo modo potrebbe essere la lite tra i partiti sullo scostamento di bilancio. Draghi cerca un modo elegante per mandare tutti a quel paese. Quirinale? Il vero vincitore della rielezione di Mattarella è Ugo Zampetti, Segretario Generale del Colle. È - sottolinea Bisignani - un gigante assoluto, il vero vincitore e soprattutto il vero Presidente ombra. È l'uomo più potente d'Italia. Ora vedremo come difenderà i suoi ministri, primo fra tutti Enrico Giovannini, che è anche il più criticato. I veri vincitori della partita del Quirinale sono stati Dario Franceschini, la sinistra DC e proprio Zampetti”.

 

 

Parole poco felici sulla situazione del Movimento 5 Stelle: “Conte sicuramente non farà un suo partito. Ormai è disperato e rischia di finire nelle braccia di Berlusconi. Ha fallito come premier e come avvocato. Ci ha pensato a fare un suo partito ma non sa da chi farselo finanziare. Siamo tornati alle origini, un modesto avvocato che cincischiava con il suo curriculum. Bisogna capire come si comporterà Marco Travaglio, vero spin doctor di Conte. Ma l'unico che se lo può caricare è Berlusconi. Il Movimento 5 Stelle si frantumerà, come è logico che sia. Rimarrà solo Luigi Di Maio, che ha - conclude Bisignani - certamente capito meglio degli altri come va il mondo”.

 

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