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Mario Draghi in conferenza gela tutti: "Non ho bisogno di voi, un lavoro me lo trovo da solo"

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Il premier Mario Draghi parla in conferenza stampa per illustrare la riforma del Csm approvata oggi, venerdì 11 febbraio, in Consiglio dei ministri. "E' stata una discussione ricchissima e molto condivisa, anche grazie alle interazioni della ministra Cartabia con le forze politiche" spiega il presidente del Consiglio. E proprio sulla politica piovono le domande dei giornalisti al premier che alla fine sbotta e risponde stizzito: "Escludo il mio impegno in politica nel 2023" ribatte al cronista de Il Foglio che però evidenzia: "C'è una richiesta forte di centro da parte dei partiti nel nome di Draghi si vuole lanciare un'offerta politica". 

Dopo essere stato al centro del risiko che ha portato alla rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale, il premier si chiama fuori da ogni suo possibile futuro politico. Diversi gli scenari che vedono l'ex leader Bce impegnato "da nonno delle istituzioni", anche dopo il 2023, quando è fissata la fine della legislatura. Il suo no, però, è netto. A chi, ad esempio, lo chiama in causa quale possibile federatore del "grande centro" che in molti vorrebbero costruire, Draghi risponde "in maniera totalmente chiara: lo escludo", taglia corto. 

La domanda al presidente del Consiglio arriva pungente come la replica del diretto interessato: "Lei esclude che nel 2023 possa essere il federatore di questa coalizione, di centro, che può nascere? Poi un'altra questione collegata: se la sua squadra di ministri la ritiene efficiente oppure concederà un rimpasto nel caso lo chiedessero".

Il premier risponde subito e secco per chiudere, definitivamente, la questione: "Dunque alla prima domanda le rispondo in maniera totalmente chiara: lo escludo!!!". Poi continua ironico: "Vorrei anche aggiungere un'altra cosa però: ho visto che tanti politici mi candidano in tanti posti in giro per il mondo mostrando una sollecitudine straordinaria nei miei confronti, io li ringrazio moltissimo ma tra l'altro vorrei rassicurarli che se per caso decidessi di lavorare dopo questa esperienza un lavoro me lo trovo anche da solo!".

Sull'ipotesi rimpasto non c'è alcun dubbio, cavallo che vince non si cambia è il principio: "La squadra è efficiente - sottolinea - quindi va avanti".

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