Basta con l'embargo alla Russia, la ricetta di Sgarbi contro il caro bollette
Vittorio Sgarbi tranchant sul caro bollette e sull'emergenza energetica che attanaglia l'Italia. Secondo il critico d'arte e sindaco di Sutri, è necessario cambiare al più presto la politica estera nei confronti della Russia di Putin. «Smettiamoli con l'embargo alla Russia - tuona Sgarbi - Noi abbiamo tutto l'interesse ad avere buoni rapporti con Putin».
Nel corso della puntata de «L'aria che tira» andata in onda giovedì 10 febbraio, Sgarbi ha puntato anche il dito contro gli errori commessi dal governo Draghi nella gestione delle emergenze degli ultimi mesi. «Abbiamo vissuto fuori da ogni regola - ha proseguito Sgarbi - Siamo stati chiusi, poi c'è stato un finto lockdown e adesso che riapriamo assistiamo al raddoppio delle tariffe. E' un controsenso politico e economico. Lo Stato ha fatto tantissimi errori che ora cominciamo a pagare amaramente».
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Anche il Comune di Sutri aderirà all'iniziativa di spegnere le luci contro il caro bollette. «La scelta di lasciare al buio alcuni monumenti e piazze di tante città è «inutile e quindi perseguibile». Vittorio Sgarbi, raggiunto dall’AdnKronos, liquida con un apparente paradosso la forma di protesta promossa dall’Anci per sensibilizzare il Governo contro il caro-bollette che metterebbe in ginocchio tanti Comuni. «Mi sembra - dice infatti - una cosa inutile e quindi da fare secondo lo schema di tutte queste iniziative che lasciano il tempo che trovano. Noi siamo ancora in un mezzo lockdown e quindi, secondo me, non se ne accorgerà nessuno. Non ci sarà questo gran parapiglia di persone che cadono o inciampano perché non c’è la luce. Trattandosi dunque di un’iniziativa inutile mi pare che sia perseguibile», conclude.