L'Aria che Tira, Vittorio Feltri silura il M5S: "Sfasciato e alla deriva. Non ha alcun futuro"
Il Movimento 5 Stelle non riesce a trovare il bandolo della matassa e il momento nero dei grillini è al centro del dibattito televisivo della puntata dell’8 febbraio de L’Aria che Tira, programma mattutino di La7 che vede Myrta Merlino alla conduzione. Tra gli ospiti che commentano la vicenda sulla leadership di Giuseppe Conte e gli scenari che si aprono dopo la decisione del Tribunale Civile di Napoli c’è Vittorio Feltri, direttore di Libero: “Il M5S si è sfasciato, già stando ai sondaggi aveva perso buona parte dei consensi, addirittura dimezzati. Quest’ultima vicenda segna lo sfascio completo. Quando si mettono di mezzo gli azzeccagarbugli e si parla di statuti e di virgole vuol dire che siamo alla deriva ormai. Non vedo che tipo di svantaggio potrebbe avere la sinistra da tutta questa storia, anzi il Pd riuscirà a rubacchiare ancora qualche voto al M5S. Se poi il Pd non va oltre determinate percentuali la colpa non è del M5S, ma è della dirigenza della sinistra, che non riesce a sfondare a livello di opinione pubblica. Anche la Lega ha commesso errori gravi che le hanno fatto perdere tanti consensi. Se i politici non ammettono gli errori non possono riparare i guasti, sono convinto che - dice Feltri - di tutta questa vicenda politica italiana complessiva la signora Meloni è l’unica che va avanti per la sua strada e sia solida, potendo rubacchiare altri voti a Lega e Forza Italia. Per il M5S non vedo futuro, ma solo bandette”.
"M5S dimezzato". Fontana e la crisi grillina: regole e cavilli si sono ritorti contro
“Io non credo che sia una novità che il M5S sia in difficoltà - sottolinea ancora Feltri -. È ovvio che i giornali registrino quello che succede giorno per giorno, la crisi è cominciata abbastanza presto, tanto che c’è stata una fuga pure in Parlamento dal gruppo, sono un centinaio. Passare dal 33% al 16% è un fallimento. Possiamo scriverlo o per rispetto dei valori non si può? Che poi - conclude Feltri stizzito per l’intervento precedente del sociologo Domenico De Masi - non si capisce quali siano questi valori”.