Basta interferenze delle toghe nella politica, Vittorio Feltri difende Giuseppe Conte e il M5s
Ha un che di "clamoroso e anche stravagante" la decisione del giudice di Napoli che, accogliendo il ricorso di alcuni attivisti, ha in pratica stracciato le modifiche allo statuto del Movimento 5 stelle e con esse le nuove cariche, dichiarando decaduto il capo politico Giuseppe Conte.
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"Non ho mai sentito una cosa simile e oggi sono molto stupito di quello che è successo, però non mi sembra neanche legittimo che un magistrato metta i piedi nella politica e decida su queste cose" dice Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, ospite lunedì 7 febbraio di Barbara Palombelli a Stasera Italia, su Rete4. "Sono convinto che la politica si è autonoma debba fare è quello che vuole - argomenta - Non ho nessuna simpatia per Conte e neanche per i 5Stelle, però sono anche convinto che debbano fare quello che vogliono. Senza interferenze da parte delle toghe".
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In collegamento anche Antonio Caprarica, storico corrispondente Rai da Londra. "Intanto è difficile sottrarsi alla tentazione di vedere la nemesi all'opera - dice il giornalista - questo è il movimento che ha costruito le sue fortune invocando il giustizialismo a tutto spiano e si sta spiaggiando sulle secche di una vicenda giudiziaria francamente minima. Dopodiché, sinceramente, è difficile pronunciarsi sul merito della vicenda". Ma, conclude Caprarica, sarebbe molto saggio in un paese sano che i giudici si limitassero in certe situazioni a respingere ricorsi del genere, perché qui su un punto Conte. Ha ragione la sua è una leader politica".